Che sia al mare o in montagna, può capitare di essere punti da un’ape o da una vespa. In ogni famiglia, allora, possiamo trovare qualche rimedio segreto o cura strampalata che si suppone venga tramandata da padre in figlio. In realtà, la maggior parte dei rimedi casalinghi non ha alcun reale fondamento scientifico o medico. Certo, alcuni rimedi e utilizzi della natura sono spesso molto utili, ma quelli usati per contrastare le punture d’ape difficilmente risultano efficaci. Ma vediamo allora quali invece sarebbero i passaggi da seguire subito dopo che si viene punti da un’ape.
Attenzione ad alcuni sintomi
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Innanzitutto esistono alcuni sintomi particolari al quale dovremo fare attenzione subito dopo essere stati punti da un’ape:
- una sensazione di malessere;
- respirazione difficoltosa;
- prurito e orticaria generale;
- tumefazione delle labbra e della lingua;
- oppure collasso e perdita di coscienza.
In questi casi, bisognerebbe recarsi subito al pronto soccorso poiché potremmo avere a che fare con una reazione allergica ben più pericolosa di un po’ di dolore. Talvolta, infatti, anche chi non ha mai presentato precedentemente una risposta allergica potrebbe svilupparla senza alcun preavviso. Di sicuro allora non faremo certo un errore nello stare ben attenti e allerta per i segnali peggiori. Oppure magari, potremmo sfruttare le capacità di alcune piante aromatiche per diminuire proprio il rischio di essere punti.
3 regole semplici e veloci per evitare gonfiore e dolore inutili quando si viene punti da un’ape
Il primo passo da seguire quando si viene punti da un’ape è quello di rimuovere il pungiglione usando un oggetto dai bordi non acuminati. Non sono in molti a sapere, infatti, che i pungiglioni degli insetti sono dotati di uncini e quindi ben saldi quando conficcati nella carne. Subito dopo la puntura, bisognerebbe rimuoverlo il prima possibile, riducendo così la quantità di veleno iniettata. Usiamo poi un oggetto sottile e rigido, come la carta di credito, per raschiare delicatamente l’area interessata ed evitiamo pinzette o simili che potrebbero andare forare o spremere l’apparato velenifero.
Una volta fatto questo, dovremmo usare un impacco freddo per alleviare il dolore e magari assumere un blando antistaminico per alleviare il prurito e la tumefazione. Come ultimo rimedio dovremmo poi tenere l’area in una posizione elevata in modo da ridurre la tumefazione: spesso, infatti, i gonfiori causate dalla puntura da api possono essere davvero sorprendenti. Figuriamoci che nel caso di una puntura alla mano questa potrebbe anche raggiungere dimensioni pari al doppio di quelle normali. Una ragione in più che ci farà e arriva a lottare queste 3 regole semplici e veloci per evitare gonfiore e affrontare una puntura nel modo giusto.
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