L’inflazione morde tantissimo soprattutto sui redditi fissi, e questo per almeno due motivi principali.
Primo, perché subiscono il rialzo dei prezzi di mercato senza alcuna possibilità di contrattazione. Cioè non si va al mercato e si contratta il prezzo delle pesche o del pesce. O si decide di comprare o si passa oltre, o in ultima alternativa si riduce la quantità che si pensava di acquistare inizialmente.
Secondo, i loro stipendi aumentano solo quando il datore di lavoro approva la richiesta d’aumento. Nell’attesa di tale evento, si sopporta appieno il rialzo dei prezzi dal mutuo alle bollette, dalla spesa quotidiana ai carburanti.
Vediamo allora 3 regole d’oro per fare la spesa al supermercato a pochi euro e battere l’inflazione.
Prima regola d’oro per salvare molti soldi
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La prima regola è spesso anche la più disattesa: confrontare le offerte e i rapporti prezzi/qualità della concorrenza. Bisogna tenere a mente che gli operatori di settore cercano di strapparsi i clienti l’un l’altro.
E i principali modi per farlo solo sempre gli stessi: promozioni del tipo 3X2, raccolte punti e sempre loro, i prezzi. Quindi anzitutto occorre avere sott’occhio il panel dei livelli medi dei prezzi chiesti dai rivenditori presso cui maggiormente ci rechiamo. La scelta del supermercato “giusto” può arrivare a incidere anche fino a 1.000 euro annui.
Dotarsi della carta cliente
I supermercati sanno che l’arma chiave per eccellenza per attrarre clienti è il prezzo. Per assicurarsi anche la loro “fedeltà”, ossia non vederli rivolgersi alla concorrenza, ecco l’escamotage della carta fedeltà.
Ossia prodotti in offerta speciale riservati solo ai titolari di tali card. Spesso per pigrizia o mancanza di tempo non ci si reca al punto d’ascolto per compilare il carteggio dietro il loro rilascio (gratuito). Ma si tratta di 5 minuti ben spesi, nel senso che ripagano nel tempo con tanti euro risparmiati.
Ricapitolando , ecco 3 regole d’oro per fare la spesa al supermercato a pochi euro e battere l’inflazione
Il terzo escamotage rimanda alla scelta dell’orario. Di norma, un’ora prima della chiusura, o dalle 20-21 in poi per chi chiude tardi o è aperto H 24, scatta l’ora del 50%. Ossia prodotti prossimi alla scadenza per i quali i rivenditori tagliano il prezzo per incentivarne l’acquisto.
Si tratta di prodotti buonissimi che spesso coprono l’intera gamma del fresco, in genere tra i più costosi.
Si parte dal latte e derivati (formaggi, mozzarelle, etc) per giungere alla pasticceria. Ma anche molte carni e prodotti ittici spesso passano per questo canale di vendita.
E infine troviamo la gastronomia, ossia l’eccellenza culinaria prodotta quel giorno ma che non si è riusciti a vendere. Poiché servirà spazio espositivo libero per il giorno dopo, ecco offrire il prezzo più basso anche su questi beni. Non resta che approfittare e correre a cogliere l’offerta!
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