Può sembrare bizzarro o paradossale il pensiero per cui anche l’avere molte ricchezze liquide da gestire crei problemi. È pur vero che il vero dramma è non avere risorse o non averne a sufficienza, ma non sempre è altrettanto agevole il caso opposto. Non è simpatico, per usare un eufemismo, vedere il propri sudati risparmi logorati da spese e inflazione alle stelle. Illustriamo allora le 3 ragioni per cui questo titolo è il miglior alleato di chi ha molti soldi liquidi sul conto corrente.
Spesso la soluzione non sta tanto nel passaggio da un eccesso a un altro (tutto cash, tutto investito), quanto nel giusto compromesso tra le due opzioni.
Il BOT nel panorama dei titoli di Stato
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Nel panorama delle obbligazioni di Stato, i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) sono i titoli dalla breve durata. Essa è generalmente compresa tra i 3 o i 6 e i 12 mesi, quindi con un basso grado di rischio per l’investitore. Anzi, è grazie alla loro breve durata che questi bond vengono considerati strumenti di liquidità.
Rispetto ai titoli più lunghi (i BTP, a giugno ancora molto redditizi) hanno dei tratti distintivi tutti propri. Uno, come già accennato, attiene alla scadenza molto breve dello strumento in questione. Al massimo entro un anno si rientra indietro del capitale, fermo restando che sono sempre liquidabili sul mercato secondario.
A cascata ne deriva un minor grado di rischio associato allo strumento. In termini sempliciotti, questi titoli offrono meno il fianco alle turbolenze dei mercati sul medio-lungo termine.
Il loro rendimento è dato invece dallo scarto di emissione, la differenza tra il prezzo di emissione a sconto (o acquisto sul secondario) e il valore cento di rimborso finale. In altri termini non pagano la cedola semestrale e questo spiega perché vengano detti titoli zero coupon.
Di contro non varia l’aliquota fiscale applicata sui guadagni, e pari al 12,50%. Lo stesso dicasi sul fatto che si paghino commissioni ed eventuale dossier titoli alla banca in base alle condizioni contrattuali previste dalla banca.
3 ragioni per cui questo titolo è il miglior alleato di chi ha molti soldi liquidi sul conto corrente
Aldilà della breve durata, e quindi del minor rischio associato, questi bond presentano altri due innegabili vantaggi. Uno è il rendimento positivo anche sulle brevissime scadenze. L’altro è invece il ridotto spread bid/ask di questi titoli, a tutto vantaggio del loro essere degli strumenti di liquidità.
Facciamo degli esempi concreti e prendiamo 3 scadenze differenti.
Il BOT con ISIN IT0005512030 scade il prossimo 13 ottobre, ossia tra meno di 110 giorni. Il titolo stamane scambia a 99,03 centesimi, con i prezzi denaro e lettera posti rispettivamente a 99,00 e 99,03.
Lo zero coupon con scadenza il 12 gennaio 2024 (ISIN IT0005529752) quota stamane sui 98,06 circa. In questo caso i valori bid/ask si collocano rispettivamente a 98,048 e 98,069 centesimi.
Spread ristretto, infine, anche sul BOT a scadenza il 14 giugno dell’anno prossimo. Stamane i prezzi offerti in acquista sono a 96,465 e quelli in vendita a 96,469.
Per chi ha molti soldi liquidi sul conto
In definitiva, quindi, lo strumento consente di valorizzare la liquidità in eccesso sul conto stornando la stessa su uno strumento liquido e redditizio. La soluzione, in particolare, potrebbe interessare maggiormente chi è alla ricerca di un parcheggio di brevissimo termine. Per le soluzioni di medio e lungo termine, infatti, vi sono altri strumenti in grado di far guadagnare molto di più.