Mare, lago, fiume, una fontana o solamente il lavandino di casa. Tanti sono i luoghi pericolosi dove il cellulare può cadere. Purtroppo l’acqua è di frequente il motivo per il quale buttiamo uno smartphone. Nonostante l’avanzamento delle nuove tecnologie, l’acqua è quasi sempre fatale per gli apparecchi elettronici. Ma se stiamo cercando l’ultimo baluardo di speranza per il nostro cellulare caduto in piscina o al mare, non è detta l’ultima parola. Ecco 3 metodi infallibili per asciugare e salvare il cellulare caduto in acqua.
Si parte dal presupposto che anche qualche goccia di pioggia o uno schizzo d’acqua dal lavandino possono compromettere lo smartphone. È anche vero che esistono alcune protezioni che resistono all’acqua. Ovviamente non hanno alcun valore quando il cellulare cade in acqua e si bagna completamente.
Solitamente, appena dopo la caduta, il cellulare pare funzionare come se niente fosse. Questo dipende dal fatto che l’acqua penetra e ossida batteria e circuiti lentamente. La prima cosa da evitare è soffiare o scuotere il cellulare. L’acqua potrebbe diffondersi. È necessario anche non cercare di far funzionare il telefono toccando tasti o funzioni.
3 metodi infallibili per asciugare e salvare il cellulare caduto in acqua
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Inizialmente quello che si deve fare è spegnere il telefono e metterlo in posizione verticale. Se era coperto da una custodia, dallo schermo o dalla pellicola protettiva, bisogna levarle. Eliminiamo anche batteria quando è possibile e la scheda SIM.
Bisogna cercare di non far correre l’acqua nei circuiti. Quindi tentare di asciugare il cellulare con fazzoletti o asciugamani è assolutamente sbagliato. Cerchiamo della carta assorbente e tamponiamo l’acqua esternamente. Bisogna fare la stessa cosa con la batteria e la SIM se è bagnata. Un trucco che può funzionare se lo smartphone è completamente bagnato è usare l’aspirapolvere per aspirare via l’acqua in eccesso.
Per eliminare l’umidità che darà la morte al cellulare si usa la tecnica del riso. Si prende del riso bianco crudo e si riempie una busta. All’interno si immerge il cellulare. Il riso ha la capacità di assorbire l’umidità in poco tempo. Lasciamo il cellulare e la batteria immersi nel riso almeno 1 giorno. Poi si potrà riprovare ad accenderlo.
In alternativa al riso usiamo il gel di silice. È un gel che si trova in piccole palline all’interno delle confezioni per apparecchi elettronici. Serve, appunto, a contenere l’umidità e assorbe velocemente l’acqua. Si usa lo stesso procedimento del riso e si aspetta una notte.
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