Finalmente cominciano i saldi in varie Regioni italiani. E per affrontarli al meglio è buona regola evitare di cadere in alcune trappole mentali che ci potrebbero far spendere molti soldi. Vediamo quali sono.
Una componente fondamentale degli acquisti è psicologica. Dietro il successo dello shopping c’è, spesso, il corretto funzionamento di alcuni metodi in grado di carpire la nostra attenzione. Non si tratta ovviamente di tecniche truffaldine realizzate per estorcere la nostra volontà. Ma di condizionamenti naturali del nostro cervello. Simili a quelle che avvengono quando mangiamo: il rumore croccante delle patatine per aperitivo, la consistenza di alcuni cibi, oppure il colore di una pietanza. Sono tutti indicatori che aumentano l’attrattività di un bene per il nostro cervello.
Così ecco 3 errori clamorosi da non commettere per affrontare i saldi di gennaio e risparmiare centinaia di euro.
La pazienza è una grande virtù negli affari
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L’effetto travolgente dei saldi sul nostro cervello è dato dalla presenza di alcune componenti. Uno dei più importanti è quello della temporaneità e dell’esclusività. Sapere che un prodotto è disponibile per poco tempo ed in quantità limitate, costituisce la premessa fondamentale del preconcetto di “affare”. Si tratta però di una falsa credenza da cui non ci dovremmo far condizionare: in primo luogo non è affatto detto che le condizioni che troviamo nei primi giorni dei saldi siano le migliori cui possiamo accedere, tutt’altro.
In secondo luogo, è altamente improbabile che il pezzo che abbiamo puntato sia introvabile in forme e modi simili. Peraltro, questo preconcetto è quello che il nostro cervello ci fornisce per spiegare razionalmente l’esigenza di acquisto. Ma la pazienza è la virtù dei forti; ricordiamo dunque di saper aspettare le settimane avanzate dei saldi per cercare le offerte e non cadiamo nella tentazione di affrettare l’acquisto, specie se si tratta di un bene non strettamente necessario. Così controlliamo non solamente quando iniziano i saldi, ma anche quando finiscono.
Il secondo preconcetto che condiziona il nostro cervello ed i nostri risparmi è che è naturalmente portato a vedere il vantaggio comparato: cioè a concentrarsi sull’entità dello sconto rispetto al prezzo iniziale. Pensare che un prodotto ha un prezzo indiscutibilmente inferiore a quello iniziale ci sembra un affare imperdibile. Ben più saggio però è concentrarsi sul prezzo offerto come indicatore assoluto. Ci dovremmo così chiedere se valga davvero la pena spendere il prezzo per quel bene non strettamente urgente, piuttosto che riflettere sul fatto che lo sconto ci presenta un grande vantaggio. In realtà il momento dell’acquisto rappresenta un vantaggio ben maggiore per il venditore, che da una speranza di ricavo pari a 0 riceve una somma decisamente più alta.
3 errori clamorosi da non commettere per affrontare i saldi di gennaio e risparmiare centinaia di euro
L’ultimo metodo è preso in prestito da qualsiasi sistema contabile accurato: predisporre un budget di spesa è un metodo valido per limitare la nostra foga. Ci aiuterà a restringere gli acquisti ad una soglia tollerabile e sostenibile, evitando di superare la soglia con acquisti non necessari, ma concentrandoci invece sui più urgenti. Una regola aurea del risparmio ci consiglia di dedicare alle spese superflue non più del 30% del budget mensile. Teniamolo in considerazione ricordando che all’interno di quell’indicatore rientrano tutte le spese superflue, e non esclusivamente quelle collegate ai vestiti.