Sono milioni gli Italiani che possiedono almeno qualche metro di terra. E che per passatempo o convenienza decidono di coltivare piante o ortaggi per risparmiare e mangiare di qualità. Ma occhio agli errori madornali che quasi tutti compiono.
La cura della terra non può prescindere da alcuni passaggi iniziali. Le regole sono poche, e di solito sono piuttosto semplici da ricordare. Ma non applicarle renderà vana semplicemente la maggior parte degli sforzi successivi. Sarebbe un vero peccato. Così mettiamoci in ascolto ed evitiamo i 3 errori che tutti fanno nell’orto prima di far crescere fiori e piante rigogliosi. Coltivare l’orto ci permette di risparmiare sulla spesa.
La questione del pH e quella della lavorazione
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Sembrerà banale dirlo, ma il metodo è dettato dall’oggetto. E non tutti i terreni sono uguali. Tra le variabili di maggiore importanza c’è l’acidità della terra (il cosiddetto pH naturale). Sapere se un terreno sia più o meno alcalino ha conseguenze decisive: sul tipo di coltivazioni da seminare, ma anche sulla tipologia di protezioni e rimedi da assumere. Molti prodotti come concimi fanno dipendere il loro utilizzo dalla precisione di questi dati. Per fortuna basta prelevare alcune sezioni del terreno per farle analizzare in laboratori specializzati per sapere tutto ciò che ci serve.
Il secondo errore molto frequente è quello di non lavorare la terra in profondità. Le piante, anche quelle da orto, hanno bisogno di far sprofondare l’apparato radicale per molti centimetri al di sotto del livello superficiale della terra. Così dopo aver pulito dai sassi più grandi e dalle erbacce (con relative radici) la superficie della terra, dobbiamo procedere a dissodare. Spesso basta semplicemente una vanga, utile per scalfire la crosta superficiale del terreno e per entrare in profondità. Utilizziamo tutta la superficie della vanga: garantirà circa 35 cm di dissodamento. Preferiamo un momento in cui la terra sia ben asciutta, altrimenti sarà un’impresa molto faticosa.
Contrariamente a quanto si ritiene di solito, non è sempre necessario rivoltare del tutto le zolle. Questo sarà utile per terreni non coltivati da tanto tempo. Ma potrebbe risultare controproducente se la terra è inutilizzata da pochi mesi. Il rischio è di far uscire materiali organici benefici che si trovano a pochi centimetri di profondità.
3 errori che tutti fanno nell’orto prima di far crescere fiori e piante
Non considerare l’impiego del compost potrebbe ridurre la produttività della terra. In generale l’operazione di compostaggio deve essere realizzata qualche mese prima della semina e senza radici nel terreno. Il compost deve essere maturo (aver trascorso circa un anno in compostiera), e deve prima essere sparso sul terreno, per poi essere sotterrato.
Inoltre, la cura della terra dovrebbe avvenire anche in inverno, durante i periodi nei quali normalmente i campi riposano per il freddo. Infatti ci sono diversi lavori da realizzare per garantire una primavera piena di frutti. Proprio in questo periodo potremmo approfittarne e seminare alcune piante da far crescere per i primi mesi al caldo in casa, per poi trasferirli e trapiantarli all’aperto.