Un’indagine ha evidenziato che esistono alcune detrazioni fiscali di cui i contribuenti non si avvalgono. In tal modo perdono la chance di abbattere le tasse dovute allo Stato. È opportuno, dunque, fare un’informativa su queste voci di spesa che i cittadini possono portare in detrazione. Ve ne sono alcune, in particolare, che riguardano la salute e che, addirittura, vengono utilizzate da meno dell’1% dei contribuenti. In quest’articolo, dunque, tratteremo delle 3 detrazioni fiscali sulla salute che nessuno conosce e che potrebbero farci pagare meno tasse. Ma, vediamo quali sono.
Anzitutto, ci sono le spese sanitarie per disabili, che non appaiono quasi mai nelle dichiarazioni dei redditi, nonostante vengano sostenute. Dunque, chi vuole avvalersene, può ottenere la detrazione del 19% dall’imposta, per la parte eccedente la franchigia di 129,11 euro. Oggetto del beneficio sono le spese sanitarie specialistiche, come: analisi, prestazioni chirurgiche e simili.
Spese detraibili senza il limite della franchigia
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Sono detraibili senza il limite della franchigia, invece, le spese sanitarie, sempre dello stesso tipo ma sostenute per:
1) il trasporto in ambulanza del disabile;
2) il trasporto del disabile effettuato dalla Onlus, con rilascio di regolare fattura oppure da altri soggetti, come ad esempio il Comune. Quest’ultimo, infatti, si occupa anche dell’assistenza ai disabili;
3) acquisto di poltrone per inabili e minorati non deambulanti e di apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale;
4) protesi per la deambulazione;
5) costruzione di rampe per l’eliminazione di barriere architettoniche sia esterne che interne alle abitazioni;
6) adattamento dell’ascensore per renderlo idoneo a contenere la carrozzella e l’installazione e la manutenzione della pedana di sollevamento installata nell’abitazione della persona con disabilità;
7) acquisto di sussidi tecnici e informatici finalizzati a facilitare l’autosufficienza l’integrazione dei portatori di handicap, come: fax, modem, computer, telefono a viva voce, schermo a tocco, tastiera espansa, telefonini per sordomuti e i costi di abbonamento al servizio di soccorso rapido telefonico;
8) acquisto di cucine, munite di tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, che ne facilitano l’utilizzo e il controllo da parte dei disabili;
9) mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento dei disabili;
10) interpretariato per sordi.
3 detrazioni fiscali sulla salute che nessuno conosce e che potrebbero farci pagare meno tasse
Le indicate spese sono detraibili nella misura del 19% sull’intero importo e la detrazione essere fruita anche dal familiare del disabile. Ciò, però, a condizione che quest’ultimo sia fiscalmente a suo carico. Poi, abbiamo una terza possibilità di detrazione delle spese. In proposito, molti non sanno che le spese mediche possono essere rateizzate, senza perdere il beneficio della detrazione fiscale.
Infatti, come specificato dall’Agenzia delle Entrate, la detrazione può essere ripartita in 4 quote annuali costanti e di pari importo. Ciò, in caso di spese sanitarie che superano complessivamente i 15.493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro. Tuttavia, occorre sapere che la scelta di rateizzazione o detrazione in un’unica soluzione, fatta nella dichiarazione dei redditi, è irrevocabile.