Il fabbisogno giornaliero sarebbe di 100 mg mentre ne ingeriamo fino a 600 mg al giorno, perché questo metallo è presente nella frutta e nei vegetali. Sono alimenti che contengono proprietà nutritive e danno benefici importanti per l’organismo. Ma i terreni in cui vengono coltivati potrebbero avere rilevanti quantità di questo metallo che verrebbe poi trasferito alle coltivazioni. Questo è un grosso problema per la nostra salute, perché l’accumulo nel fegato e nei surreni potrebbe portare avvelenamento ma anche allergie e gonfiori da non sottovalutare.
Il nichel è un metallo pesante presente non solo nel terreno ma anche nell’aria e nell’acqua. È utilizzato per fabbricare pentole, per i cosmetici e per il packaging del cibo. Adottando una serie di comportamenti preventivi sarebbe possibile ridurre l’impatto che ha sulle nostre vite. Sarebbe necessario utilizzare pentole di vetro o ceramica, evitare tinture fai da te, leggere attentamente il contenuto dei saponi per l’igiene.
Problemi di dieta
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L’allergia al nichel si presenta con la comparsa di dermatiti causate dal contatto con il metallo. Crea situazioni di difficile gestione perché potrebbe bastare venire in contatto con un orologio, un accendino, dei bottoni o delle cerniere, per avere una reazione allergica. Il nichel è dappertutto. Anche maneggiare le monete potrebbe diventare in problema.
Per quanto riguarda l’alimentazione, molti alimenti conterrebbero questo metallo mal sopportato dall’organismo. Broccoli, pomodori, lattuga e piselli, ma anche noci, kiwi, pere e ananas. Cacao, grano saraceno e foglie di tè sarebbero gli alimenti con maggiori quantità di nichel. Non è assolutamente facile privarsi di tutti questi alimenti, li mangiamo quotidianamente, fanno parte della nostra dieta. Eppure, 3 cose da fare per facilitare il processo di desensibilizzazione riguarderebbero proprio il regime alimentare. Eliminare più alimenti possibili sarebbe il primo passo. Non è facile, si tratta di alimenti ad alto contenuto di ferro e per questo potremmo andare incontro a episodi di anemia.
3 cose da fare se soffriamo di allergie causate da alimenti che contengono questo metallo pesante che potrebbe provocare avvelenamenti e gonfiori all’intestino
Tante persone soffrono di gonfiori all’intestino e altri malesseri senza conoscerne le cause. Oltre a eliminare gli alimenti con maggiori quantità di nichel potremmo ricorrere ad altri 2 rimedi.
Il primo riguarda il consumo di estratti o frullati di sedano la mattina prima di colazione. A digiuno, l’estratto di sedano avrebbe potenti effetti depurativi e carminativi. Questo ci permetterebbe di regolarizzare la nostra dieta con maggiore tranquillità. Il secondo rimedio riguarderebbe il supporto che dovremmo dare alle pareti del nostro intestino. Possiamo farlo attraverso il colostro, cioè il latte prodotto dalla ghiandola mammaria nei primi giorni dopo il parto. Quello bovino sarebbe efficace per prevenire le infezioni intestinali e ricreare la flora batterica. Gli sportivi lo consumano per rigenerarsi dopo sedute particolarmente faticose. Migliorerebbe le prestazioni atletiche e favorisce la crescita muscolare.
Affiancare questo rimedio a una costante attività fisica potrebbe portarci numerosi benefici, tra cui lo smaltimento di una buona parte di nichel.
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