Inutile negare quanto sia attesa, desiderata e piacevole la bella stagione. Dopo le restrizioni dei mesi freddi e la primavera, l’estate libera la mente e il corpo dai mille impegni e dai mille pensieri.
Tuttavia, l’estate 2022 in realtà si sta rivelando rovente e non solo semplicemente calda. Una situazione che si protrae da settimane, che ha portato con sé anche enormi problemi di siccità.
Gli allarmi contro il grande caldo si sprecano e si rincorrono da più fronti. Essi coinvolgono giovani e anziani, sia chi gode di sana e robusta costituzione sia i malati. Un discorso che si complica per chi soffre di patologie di lungo decorso. Si pensi ai diabetici, ai cardiopatici, ai malati di patologie neurodegenerative come gli affetti da Parkinson. Al riguardo, la SIN (Società Italiana di Neurologia) ha dispensato dei suggerimenti su come contrastare al meglio gli effetti negativi delle ondate di calore. Sintetizziamoli in questa sede, ecco dunque 3 consigli d’oro che aiuterebbero i malati di Parkinson per la bella stagione.
L’alimentazione giusta per l’estate per chi soffre di Parkinson
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La prima regola da seguire è, in un certo senso, abbastanza obbligata e naturale. Essa passa per la corretta idratazione del corpo, che coinvolge tanto l’assunzione di liquidi, tanto la giusta alimentazione. In sostanza andrebbero garantiti i 2-3 litri canonici di acqua al giorno, anche perché in estate si suda più della norma.
L’alimentazione, in particolare, dovrebbe essere ricchissima di liquidi e nutrienti essenziali per l’organismo. Vale a dire vitamine e sali minerali, fibre e antiossidanti, etc. Pertanto suggeriscono di sovrabbondare frutta e verdura e di abbandonare l’idea di cedere alla tentazione dei cibi troppo elaborati.
3 consigli d’oro che aiuterebbero i malati di Parkinson contro il caldo
Per i pazienti di Parkinson è altrettanto importante non cedere alla pigrizia dei movimenti, ossia dell’attività motoria in generale. Di per sé il caldo eccessivo è un naturale disincentivo all’attività fisica, onde evitare colpi di calore, sudorazione eccessiva, etc.
Tuttavia, per questi pazienti l’attivazione muscolare moderata e costante è fondamentale per non peggiorare lo stato delle cose. Ad esempio si potrebbe pensare a delle sessioni di fisioterapia acquatica, che coniugano movimento e sensazione di freschezza. Anche in questo caso è meglio confrontarsi con il proprio medico prima di assumere iniziative personali.
Infine, continua la SIN, in estate aumenta anche il rischio di cadute. Per prevenire simili scenari, i pazienti di Parkinson dovrebbero aiutarsi con un deambulatore. Oppure sostituire i normali bastoni con dei nordic walking, per esempio, per garantirsi del movimento all’aperto ma con maggiore sicurezza.
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