Il pane è un alimento basilare, di quelli che possiamo tranquillamente definire “di prima necessità”. Ogni giorno, ad ogni pasto, compare sulle nostre tavole. A pranzo e cena costituisce il perfetto accompagnamento per secondi piatti.
Dopo un primo condito in maniera particolarmente golosa, è indispensabile per fare la scarpetta (ma solo in famiglia e non al ristorante o a in presenza di ospiti perché il galateo non apprezza).
In molte case, poi, il pane si consuma già a colazione, farcito con una bella cucchiaiata di marmellata che dona energia. Il pane è poi l’ingrediente indispensabile per preparare panini da portare in ufficio per la pausa pranzo o da consumare durante le gite fuori porta.
In panetteria troviamo una grandissima varietà
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Oggigiorno, possiamo trovare una grandissima varietà di pani. Ve ne sono tantissimi tipi che differiscono per tipologia di farina e forma. I più comuni sono i classici soffiati, che in alcune zone d’Italia si chiamano “rosette”. Ma la fantasia dei fornai è illimitata. Troviamo infatti tantissimi pani arricchiti con semi o realizzati con farine particolari. Quasi dappertutto, ormai, si trova anche il pane senza sale, perfetto per chi ha problemi di pressione alta.
Ad ogni modo, qualunque tipologia si preferisca, il pane è buono se consumato fresco. Consumandolo lo stesso giorno dell’acquisto lo apprezziamo in tutta la sua bontà. Morbido, croccante e fragrante al punto giusto. Ma cosa fare se ne avanziamo un po’ oppure se non abbiamo il tempo di andarlo a comprare ogni mattina?
Molti sistemano il pane fresco nel congelatore, ma questo non è l’unico modo per conservarlo
Il metodo più comune per conservare il pane avanzato è riporlo nel congelatore, dopo averlo sistemato negli appositi sacchettini da freezer. Al bisogno, poi, lo si fa scaldare nel forno, meglio se utilizzando la apposita funzione “scongelamento”. Avendo più tempo a disposizione, si può poi anche optare per lo scongelamento “naturale”, anche se più lungo.
3 consigli della nonna per conservare il pane fresco senza congelarlo
Oltre che il freezer, come abbiamo appena ricordato, molti conservano il pane in frigorifero. Con questo metodo, però, si rischia di avere un prodotto umido e molliccio. Valida alternativa è il sottovuoto, ma, ovviamente, bisogna avere l’apposita macchinetta per fare questa procedura.
Esistono metodi molto più semplici per conservare il pane. Sono quelli che già utilizzavano le nostre nonne. Anzitutto, se in cucina abbiamo una temperatura gradevolmente tiepida, non eccessivamente umida né troppo secca, possiamo tenere il pane ben chiuso nel sacchetto di carta fornito dal fornaio. Sistemarlo in un luogo lontano da fonti di calore, meglio se all’interno della dispensa o all’interno di un cassetto chiuso.
In alternativa, possiamo avvolgere il nostro pane in un telo di cotone o altre fibre naturali. In entrambi i casi, per essere sicuri che si crei il giusto grado di umidità all’interno del sacchetto o del canovaccio, sistemiamo un pezzetto di gambo di sedano.
Ecco, quindi, i 3 consigli della nonna per conservare il pane fresco e averlo buono anche per molti giorni a seguire.
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