In questi mesi abbiamo sentito molte volte parlare di “trombosi”. Questo fenomeno si verifica quando, in una vena o in un’arteria, si forma un trombo, ovvero un coagulo di sangue. È una condizione molto pericolosa, perché il trombo ostruisce o rallenta la normale circolazione del sangue.
Le possibili conseguenze sono eventi gravi come l’ictus, l’infarto e l’embolia polmonare. Si parla di trombosi venosa o arteriosa, a seconda del vaso sanguigno interessato dalla presenza del trombo.
Esistono diversi fattori di rischio trombosi, ed alcuni dipendono da comportamenti scorretti che assumiamo ogni giorno. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Una malattia alquanto diffusa
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La trombosi rappresenta la terza malattia cardiovascolare più comune dopo ischemia miocardica e ictus cerebrale. In gran parte dei casi, la trombosi è asintomatica, e quindi non viene trattata come tale.
Come riporta il sito della Fondazione Umberto Veronesi, si verificano circa 50mila casi all’anno, e la mortalità è pari al 32% nei casi non diagnosticati. Nei casi riconosciuti e trattati nella maniera corretta, invece, la mortalità scende all’8%.
3 comportamenti sbagliati da evitare per prevenire la trombosi più un consiglio prezioso
La trombosi può dipendere da diversi fattori, e alcuni li causiamo noi stessi con i nostri comportamenti sbagliati.
La sedentarietà o scarsa mobilità, ad esempio, costituisce un fattore di rischio. Questa situazione riguarda chi è seduto molte ore al giorno, o chi è obbligato a restare fermo a letto. In questi casi il consiglio prezioso è di riprendere a camminare il più presto possibile, per muovere le gambe e aiutare la circolazione periferica.
Altri comportamenti sbagliati che possono incidere sulla formazione di trombi sono fumare e bere alcolici. Questi sono solo 3 atteggiamenti errati da evitare, ma ci sono altri fattori di rischio, come alcune malattie croniche, per esempio patologie polmonari e cardiopatie.
Abbiamo visto, dunque, 3 comportamenti sbagliati da evitare per prevenire la trombosi più un consiglio prezioso.
Altri fattori di rischio
Altre cause che possono incidere su questo problema sono l’età, il sovrappeso e l’obesità, stress, cattive abitudini alimentari, ma anche familiarità genetica.