Qualcuno parla di città perdute: un tempo ricche di vita e da secoli avvolte nell’abbandono. Basta però un rudere magari isolato sulla cima di una collina a scatenare la curiosità. Di che si tratta? Perché quella costruzione sta proprio là, spesso lontano dalle attuali strade trafficate? Nasconde segreti?
L’Italia è ricca di tali luoghi, talvolta poco più di borghi, pronti a raccontarci le loro storie. Basta saper ascoltare.
Fortezze, chiese e antiche mura
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Nel Lazio le città perdute non sono poche. In articoli precedenti ne abbiamo segnalate alcune famose anche a chi viene da fuori Regione. Il giardino fiabesco di Ninfa, ad esempio, o il borgo di Celleno, che lentamente si sta rivalutando. Per tutte queste località, le atmosfere sono assolutamente magiche. Il fascino delle rovine attira come una calamita. Tanto più perché sono inserite in paesaggi belli che ci allontanano dal caos cittadino.
In questo quadro si inseriscono le fortezze gemelle di Rocchette e Rocchettine, nel cuore della Sabina. Siamo nel Comune di Torri in Sabina, Rieti. L’ambiente tutto intorno è aspro e selvaggio e le due strutture sono a ridosso della stretta valle del fiume Laia. Costruite nel primo Medioevo, proteggevano la strada che da Rieti metteva in contatto con la Valle del Tevere e Roma. Ma a un certo punto, non si sa perché, il loro ruolo si dissolve.
Se Rocchette si “ricicla”, diventando un borgo rurale a tutti gli effetti, Rocchettine si isola del tutto. La sua fortezza, fissata sulla roccia, resta una vedetta solitaria, a nascondere un borgo fantasma, con abitazioni-ruderi e una chiesa. Perché il suo abbandono? Non ci sono risposte né documenti in proposito. Il mistero continua.
3 città abbandonate vicino Roma ideali da visitare in un giorno per scoprirne curiosità e segreti
Norchia si trova dalle parti di Vetralla, Viterbo. È nata su una necropoli etrusca, sembra nel VII secolo a.C. e si spopola nel 1400, forse a causa di una epidemia di malaria. Oggi rimangono, sopra l’altura tufacea scavata da alcuni ruscelli, lunghe mura e quel che resta della Chiesa di San Pietro, abbracciati a un fitto bosco di querce.
Tra le 3 città abbandonate vicino Roma ideali da visitare in un giorno, rimane Cencelle, tra Civitavecchia e Allumiere. Sorta sulla collina per sfuggire alle razzie dei Saraceni nell’800 d.C., la vegetazione ha preso il sopravvento. Dopo solo 55 anni di vita, gli abitanti, nonostante la paura, decidono di ritornare sul litorale. Troppo amanti del mare che da qui tra le rovine regala al tutto un’incantevole visione.