Se l’alimentazione risulta fin troppo ricca di cibi grassi o si soffre di patologie metaboliche il fegato fa fatica a metabolizzare i grassi in eccesso. Se ciò accade con molta frequenza e assumere più alimenti del necessario diventa un’abitudine si possono determinare danni permanenti alle cellule epatiche. La steatosi arriva a colpire 1 adulto su 3 già prima dei 50 anni e spesso deriva dalla presenza o dall’incrocio di più disturbi. All’origine di un fegato ingrossato vi possono essere infatti, oltre al sovrappeso, il diabete, l’ipertrigliceridemia, l’ipercolesterolemia, la pressione arteriosa alta, l’ipotiroidismo e la sindrome dell’ovaio policistico. E gli Esperti fanno notare che anche soltanto “Questi 3 sintomi a 50 anni svelano che il colesterolo cattivo è alto”.
Quando oltre al tabagismo, all’abuso di bevande alcoliche e alla vita sedentaria ci si concede un’alimentazione ipercalorica è quasi scontato un cattivo funzionamento del fegato. E pur tuttavia almeno 3 cibi non fanno male al fegato grasso e bruciano trigliceridi e colesterolo oltre 230mg/dl in modo naturale senza farmaci. A volte persino il modo di cucinare alcuni specifici alimenti potrebbe arrecare danni alla salute e rendere sempre più difficoltoso lo smaltimento dei grassi. A tal fine gli specialisti di nutrizione ricordano che “Contro indice glicemico alto, colesterolo e trigliceridi sono 5 i metodi di cottura più leggeri”.
3 cibi non fanno male al fegato grasso e bruciano trigliceridi e colesterolo oltre 230mg/dl
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In aiuto del fegato ingrossato che fa fatica ad avviare un processo di detossificazione intervengono gli omega-3, ovvero gli acidi grassi essenziali. Un consumo regolare di pesce e altri alimenti vegetali che ne sono ricchi riduce sensibilmente il rischio di diabete, obesità e altre patologie metaboliche.
In particolare studi recenti hanno confermato l’azione protettiva svolta dagli omega-3 nella riduzione dei livelli di grasso nel fegato. Chi esclude dalla propria dieta il pesce sappia che “Oltre al salmone questi 5 cibi contengono omega-3 contro trigliceridi e danni a cuore e cervello”. Nella seconda categoria di alimenti da portare a tavola contro l’ingrossamento del fegato e l’innalzamento del colesterolo LDL vi sono le fibre. Stando alle raccomandazioni dell’European food safety authority un adulto dovrebbe assumere almeno 25 grammi di fibre al giorno.
Del resto altamente digeribili e preziose per l’evacuazione delle feci, le fibre sono presenti soprattutto in cereali, legumi, frutta e verdura. Infine per non ostacolare l’azione di depurazione del fegato conviene scegliere verdure dal sapore amaro come carciofo, cardo mariano, tarassaco e broccoli. Allo stesso modo per ridurre l’assorbimento dei grassi e il conseguente deposito nei vasi sanguigni si devono consumare quotidianamente cibi ricchi di steroli e stanoli vegetali. Si tratta di alimenti particolarmente utili per evitare l’assorbimento intestinale del colesterolo e in grado di ridurre del 10% quello LDL.