L’inflazione sembra voler continuare a rientrare e questo potrebbe essere un ulteriore segnale auspicato dalle Banche centrali. Infatti, come da loro auspicato questa non dovrebbe essere nè tanto alta e nemmeno tanto bassa. Il livello a cui l’inflazione dovrebbe mantenersi sarebbe intorno al 2%. Questo, in modo da mantenere una crescita economica senza particolari eccessi e senza la creazione di spirali al rialzo e al ribasso. Picchi questi che creerebbero degli scompensi che potrebbero portare a momenti cupi. Ecco 3 cambi valutari che potrebbero scendere nel mese di dicembre.
Tassi, crescita economica e scambi commerciali
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I tassi di interesse non solo hanno un effetto diretto sulla crescita economica ma anche sulle valute e quindi sugli scambi commerciali. E questi ultimi sono una parte importante per calcolare il PIL (Prodotto Interno Lordo). Una valuta forte scoraggia gli investimenti dall’estero, e li incoraggia in caso di debolezza. Però si potrebbero avere delle perdite in altri settori. Prendiamo ad esempio l’euro dollaro. Nel caso di euro debole, gli americani avrebbero facilità di investimento in Europea, ma l’area euro paghererebbe in piu’ il petrolio che è commercializzato in dollari.
3 cambi valutari che potrebbero scendere nel mese di dicembre
Come definiamo la tendenza? Attraverso un’equazione matematica proprietaria. In base ad essa in questo emse dovrebbe ro esseres eganti con probabilità dell’80% minimi e massimi decrescenti per EUR AUD (euro dollaro australiano), EUR CHF (euro franco svizzero), EUR NZD. In tutti e tre i casi l’euro dovrebbe indebolirsi nei confronti delle altre valute.
EUR AUD sembrerebbe diretto verso area 1,61/1,60.
EUR CHF sembrerebbe diretto verso area 0,925/0,907.
EUR NZD sembrerebbe diretto verso area 1,735/1,71.
La chiusura della scorsa settimana, sempre in base ai nostri algoritmi, ha confernato la tendenza ribassista.
Quali sono i punti di inversione rialzisti per questa settimana in base ai nistri algortimi?
EUR AUD 1,8056
EUR CHF 0,9678
EUR NZD 1,8061.
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