I BTP offrono un’ampia gamma di scadenza in grado di soddisfare gli obiettivI di ogni investitore. Ecco quanto rendono tre Buoni del Tesoro poliennali con vita residua di 5, 10 e 22 anni.
I BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, sono i titoli di Stato italiani a medio-lungo termine, che offrono una cedola fissa semestrale e il rimborso del capitale alla scadenza. Sul mercato secondario di Borsa italiana è possibile acquistare BTP con molte scadenze diverse. Si può puntare su un titolo di Stato con vita residua di 1 anno ma anche di 20 anni e più. Questo permette di soddisfare le esigenze di ogni investitore ma anche un abbassamento del rischio grazie ad una strategia di diversificazione delle scadenze. In questo articolo analizzeremo le caratteristiche e i rendimenti di 3 BTP con vita residua di 5, 10 e 22 anni.
3 BTP con rendimenti super sui massimi da 10 anni
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Il BTP con scadenza dicembre 2028 (Isin: IT0005340929), è adatto per un investimento di medio periodo. Il titolo ha una cedola lorda del 2,80% annuale. Il rendimento netto annuo che al momento della stesura dell’articolo era del 3,7%.
Il BTP con scadenza novembre 2033 (Isin: IT0005544082), è adatto a chi cerca un investimento di lungo periodo. Il titolo di Stato ha una cedola lorda del 4,35% e un rendimento netto che al momento della scrittura dell’articolo era del 4,2%.
Il BTP con scadenza aprile 2045 (Isin: IT0005438004), è adatto per chi ha un orizzonte temporale di almeno 20 anni. Infatti è uno dei titoli preferiti dagli inventori istituzionali come fondi azionari o assicurativi, proprio per la sua vita residua lunghissima. Ha una cedola lorda dell’1,5% ma un rendimento netto che a scadenza sfiorerà il 6% annuo se acquistato ai prezzi al momento della stesura dell’articolo.
Per investire su questi BTP ci sono due possibili strategie
Acquistare uno dei tre BTP a seconda della propria preferenza di scadenza e rendimento. Questa strategia è semplice e diretta, ma espone l’investitore a un rischio. Se il risparmiatore dovesse disinvestire prima della scadenza, potrebbe perdere parte del capitale se il prezzo di vendita del BTP fosse sotto il livello d’acquisto. Questo rischio è maggiore nell’investimento dei BTP a 10 e 22 anni.
Spalmare l’investimento su tutti e tre i BTP, magari destinando un terzo del capitale a ciascuno, potrebbe essere una soluzione. Questa strategia è più sofisticata e consente di ottenere una media ponderata dei rendimenti dei tre BTP. Al contempo riduce il rischio di perdita in caso di vendita anticipata, grazie al rimborso periodico di parte del capitale. Inoltre, si beneficia della diversificazione temporale dei flussi di cassa derivanti dalle cedole.
Valutare con attenzione la strategia di investimento da adottare
In conclusione, i BTP a 5, 10 e 22 anni sono un’opportunità di investimento interessante. Per chi cerca un reddito fisso elevato e sicuro questi sono 3 BTP con rendimenti super. E per chi cerca rendimenti oltre il 5% lordo può valutare anche delle alternative altrettanto sicure.
Tuttavia, bisogna essere consapevoli dei rischi legati alla volatilità dei prezzi e alla durata dei titoli. Per questo motivo, è importante valutare attentamente la propria propensione al rischio e il proprio orizzonte temporale prima di scegliere la strategia più adatta. Magari con l’aiuto di professionista, se necessario.