Accade il 31 agosto di 25 anni fa subito dopo la mezzanotte nel tunnel più famoso del Mondo. L’auto che conduce la Principessa Diana e il fidanzato Dodi Al–Fayed si schianta nel tunnel de l’Alma di Parigi, sotto il fiume Senna. L’autista e Dodi muoiono sul colpo, mentre la Principessa nell’immediato pare sia ancora viva. Infatti l’ambulanza la trasporta in ospedale, dove morirà poco dopo in seguito a ripetuti arresti cardiaci e un’emorragia interna. Finisce una favola con un epilogo che non piace a nessuno. Sul luogo dell’incidente si raccolgono gioielli e sangue. La donna più affascinante e malinconica muore a soli 36 anni, quando i due figli sono nel pieno dell’adolescenza.
Le tesi relative alla dinamica dell’incidente
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Partono le inchieste e pare ormai siano anche all’archivio. L’esito pare riferirsi al fatto che Diana Spencer muore in un comune, brutto incidente d’auto. A dire che può capitare e accade anche a lei. L’autopsia pare rendere conto del tasso di alcool presente nel sangue dell’autista superiore di due volte i parametri di limite massimo. L’auto schizza in velocità (si dice) per sfuggire ai paparazzi desiderosi di immortalare la Principessa triste finalmente felice con il fidanzato.
Poi lo schianto. E ancora la misteriosa auto bianca che sotto il tunnel avrebbe urtato la vettura in velocità al punto da provocare tutto il disastro. Per non parlare di molti sostenitori della tesi complottista. E cioè che la presunta gravidanza di Diana sarebbe da scandalo per i reali, perché mai si potrebbe accettare che la mamma di due eredi al trono metta al Mondo un figlio egiziano. Ma sul fatto che Diana aspetti un figlio da Dodi in quei mesi non c’è alcuna certezza. E gli inquirenti chiudono il caso parlando di un banale e dannato incidente automobilistico.
Lo spirito di servizio che fa innervosire la Regina
Ma 25 anni senza Lady D non sono sufficienti a mandarla nell’oblio. Dopo il mare di folla che si accalca per i funerali della Principessa del popolo, le migliaia di fiori e dediche, il Mondo ricorda ancora. E in 25 anni di cose ne succedono. Carlo ufficializza la sua relazione con Camilla, attuale consorte per giunta insignita del titolo di «Regina consorte» da parte della Sovrana. Donna che Diana chiama «The boss» e che pare non digerire mai l’ex nuora.
Ancora di più quando lascia Buckingham Palace e interpreta sé stessa. Inizia a girare compiendo opere di servizio. Incontra Madre Teresa di Calcutta, visita bambini malnutriti e poveri. Si sporca le mani, annusa e cura corpi maleodoranti e non lo fa per attirare consensi o per propaganda. Si sente di farlo. Dopo di lei in tanti ne imitano le azioni di taglio solidaristico, ma girano un film già visto in un documentario verità.
25 anni senza Lady D la Principessa triste che i reali non riescono ad imitare
Accade anche che William ed Harry prendono moglie. E le due non si sopportano al punto da ingenerare ripercussioni persino nel rapporto tra fratelli. Si dice infatti che oggi i due ricorderanno la loro mamma in separata sede. Ognuno per conto proprio: uno a Londra e l’altro in America. Lontani e distanti fisicamente e dal punto di vista relazionale. Quanto dolore proverebbe oggi Diana, che in vita ama in modo viscerale i due figli! Le due mogli, Meghan e Kate, inseguono il modello Diana, ma non riesce bene a nessuna delle due. Meglio farebbero ad essere sé stesse e portare pace in famiglia. Perché tutto è futile rispetto alla morte.
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