È una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale a causa della perdita di mielina da parte delle fibre nervose. Questo porta alla formazione di placche che potrebbero causare infiammazioni croniche di cui soffrono soprattutto le giovani donne. Si chiama sclerosi, perché quando la malattia diventa cronica le lesioni acquistano sembianze simili a cicatrici.
Le cause della sclerosi multipla non sono ancora conosciute, è considerata una malattia autoimmune, perché il sistema immunitario attacca la mielina come se fosse un agente patogeno esterno. La malattia può avere diverse fasi tra cui anche quella di regressione, ma porta comunque a una invalidità progressiva.
Molti studi si stanno concentrando sulle cause e sulle cure. Per ora si è stabilito che nei Paesi a clima temperato ci sarebbe una maggiore possibilità di contrarre la malattia. È così per chi ha origine caucasica, per chi è stato esposto a virus o batteri nei primi anni di vita o ha una predisposizione genetica.
Un fiore per tutti
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L’ultima settimana di maggio, 200mila piante di gardenia verranno vendute nelle piazze italiane e sarà possibile dare un contributo per la ricerca. Informare e sensibilizzare il pubblico su una malattia grave come la sclerosi multipla è l’obbiettivo dell’AISM sotto l’Alto Patronato della Repubblica italiana.
La manifestazione si inserisce in un contesto internazionale che vede promuovere giornate simili in 70 Paesi del Mondo. Il calendario è ricco di eventi e uno dei più importanti sarà la presentazione del percorso di costruzione dell’Agenda fino al 2025 con cui stabilire le tappe della ripartenza dopo il periodo di pandemia.
La gardenia è il fiore che rappresenta questa importante celebrazione e tramite la vendita si cercherà raccogliere più fondi possibili per poter fare passi in avanti. Cure, assistenza e supporto verso pazienti e familiari potrebbero ricevere un grosso aiuto acquistando le piante che possono essere prenotate presso la Sezione Provinciale della propria città.
200mila piante di gardenia nelle piazze contro questa malattia che porterebbe gravi disturbi a cervello, midollo spinale e sistema nervoso
La ricerca italiana è sempre in prima linea quando si parla di malattie fortemente invalidanti. Questo ci deve far capire l’importanza di partecipare alla causa più uniti che mai, soprattutto dopo l’ultima emergenza mondiale.
In Italia si sta cercando di mettere a punto nuove tecniche per verificare funzionalità motoria dei pazienti e stabilire l’efficacia delle terapie. Gli arti inferiori sarebbero maggiormente colpiti e capire la velocità con cui il cervello trasmette gli ordini alle gambe potrebbe aiutare a stabilire il danno effettivo.
Questa mappatura potrebbe essere fatta in una sola seduta e sarebbe fondamentale per stabilire in che modo intervenire attraverso la terapia. I farmaci starebbero aiutando a limitare l’evoluzione naturale della malattia e l’aspettativa e la qualità della vita potrebbero migliorare ancora.
Per questo è importante partecipare a questa giornata e dare il proprio contributo. Ogni caso è diverso dall’altro e aiutare il paziente a svolgere un percorso personalizzato potrebbe aumentare l’efficacia degli interventi.
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