200 milioni di euro per le startup e PMI innovative con il Fondo Rilancio e a sostegno del VC 

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Solo pochi giorni fa è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Attuativo a firma del Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. Il riferimento è al n. 288 della Serie Generale G.U. del 19 novembre scorso.

Il Decreto in questione disciplina in merito alle forme e ai modi attraverso cui saranno impiegati ulteriori fondi a sostegno delle imprese giovani e innovative. In questa sede, vediamo come funzioneranno questi fondi.

Dunque, entriamo nel merito dei 200 milioni di euro per le startup e PMI innovative con il Fondo Rilancio e a sostegno del VC (Venture Capital).

Gli obiettivi del Fondo Rilancio

Queste nuove risorse economiche confluiscono nel Fondo Rilancio all’interno delle attività di Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital. Nello specifico, si tratta di uno speciale incentivo mediante il quale si cerca di dare sostegno all’universo del Venture Capital. Ma come funziona?

Secondo quanto si apprende, dovranno essere gli investitori regolamentati e qualificati dell’universo VC ad indicare le startup e le PMI innovative nelle quali sono in procinto di investire. O che lo abbiano già fatto nei sei mesi precedenti l’entrata in vigore del D.L. Rilancio del primo ottobre scorso. Ovviamente, dovranno essere rispettati anche tutti i requisiti stabiliti dal susseguente Decreto Attuativo.

Questa fase di segnalazione delle aziende innovative avverrà tramite il portale dedicato di CDP Venture Capital.

Come funziona questo sostegno alle startup e PMI innovative

Da quanto si apprende, con il Fondo Rilancio saranno erogate risorse finanziarie per un importo fino a quattro volte maggiore a quello impiegato dagli investitori accreditati.

L’importo massimo potrà essere, poi, fino a un milione di euro per singola startup o PMI innovativa. Per cui, solo se in una startup innovativa il soggetto di VC investirà 250.000 euro si potrà arrivare ad avere fino un milione di euro provenienti dal Fondo.

Il meccanismo, dunque, è del tipo co-investimento privato (qualificato) e pubblico. Questi investimenti saranno implementati, realizzati con lo strumento finanziario del convertendo. Le aziende ultime beneficiarie devono, poi, avere sede legale, attività e programmi di sviluppo nel nostro Paese. Ancora, dovranno essere aziende nel bel mezzo di un round di investimento, o che lo abbiano già realizzato, mediante l’intervento di soggetti qualificati.

Ricordiamo, infine, che per round s’intende, in estrema sintesi, la fase di raccolta del capitale che segue quelle “embrionali” (in gergo tecnico: Fff, pre-seed e seed).

L’obiettivo della misura è quella di gettare solide basi su queste aziende che, verosimilmente, saranno l’ossatura innovativa dell’economia nazionale di domani. Ecco illustrate, dunque, le novità in merito ai 200 milioni di euro per le startup e PMI innovative con il Fondo Rilancio e a sostegno del VC.

 

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