I contributi a fondo perduto decisi dal Governo in passato, hanno avuto un enorme successo per l’imprenditoria italiana. Infatti, hanno permesso anche a soggetti senza liquidità di poter avviare progetti aziendali vincenti.
In questo modo il Governo contribuisce ad una certa equità sociale. Permettendo, appunto, a chi non ha già una base economica familiare, di avere le stesse possibilità di chi, invece, quella base ce l’ha.
Dal 19 maggio è possibile inviare le domande anche per un nuovo tipo di contributi legiferati dal Governo Draghi. Si tratta di 200 milioni a fondo perduto non per tutti, per aprire una nuova azienda.
Scendiamo nei dettagli di questo nuovo e importante incentivo.
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Dalle ore 10 del 19 maggio, è aperto lo sportello del Fondo Impresa Femminile, un’organismo nato da poco più di un anno e che ha degli obbiettivi ben precisi . Le imprese potranno procedere con l’invio delle domande se sono costituite da meno di un anno o se sono in procinto di costituirsi. Come si può facilmente evincere, questa volta i contributi a fondo perduto riguardano solo l’imprenditorialità femminile.
Le domande possono essere inviate telematicamente e sul sito di Invitalia si potranno trovare tutte le istruzioni necessarie. Lo sportello telematico sarà aperto dalle ore 10 alle ore 17 dal lunedì al venerdì, fino a quando i 200 milioni di fondi non saranno completamente esauriti.
Che cos’è il Fondo Impresa Femminile?
Il MISE ha un obbiettivo: incentivare l’imprenditoria femminile e il Fondo impresa femminile serve proprio a questo, a far nascere o a consolidare le aziende guidate e formate da donne.
Questi nuovi contributi a fondo perduto permetteranno alle donne di investire in settori come l’artigianato, l’industria, l’agricoltura, i servizi, il commercio, il turismo, le professioni in genere. Ben 200 milioni di euro a disposizione delle donne imprenditrici e che saranno gestiti da Invitalia.
Le imprese femminili che si avvarranno di questi contributi, dovranno portare a termine il progetto il due anni.
200 milioni a fondo perduto non per tutti, per aprire una nuova azienda. favorita l’imprenditorialità femminile. I requisiti
Questi contributi a fondo perduto possono essere richiesti sia da nuove imprese, da imprese che stanno per costituirsi e da imprese che si sono costituite da meno di un anno.
I progetti che le imprenditrici possono presentare possono riguardare investimenti sino a 250 mila euro. Il fondo perduto che verrà concesso cambierà a seconda del progetto presentato.
Per progetti imprenditoriali fino a 100 mila euro, il contributo a fondo perduto coprirà fino all’80% delle spese, se le imprenditrici erano disoccupate, il contributo potrà coprire anche il 90%, fino ad un massimo di 50.000 euro per investimenti pari a 250 mila euro. Il contributo invece coprirà il 50% delle spese, se l’investimento non supera i 125 mila euro.
Se invece l’impresa femminile è già costituita, da meno di un anno, si potranno presentare progetti sino a 400 mila euro e ottenere un contributo fino all’80%, per un massimo di 320 mila euro.
Sono già 4.985 le imprese nuove o costituite da meno di dodici mesi, che hanno già inviato la domanda.
Questi appena descritti non sono gli unici contributi a fondo perduto per le aziende femminili.
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