Il Ftse Mib è uno dei pochi indici al Mondo che non ha ancora recuperato i livelli di inizio nuovo millennio. A questa pessima performance dell’indice nostrano hanno contributo tante azioni. Alcune, però, si sono particolarmente distinte per la loro debolezza. Con la seduta del 30 gennaio, però, 2 tra le peggiori azioni degli ultimi 20 anni hanno guidato i rialzi sul Ftse Mib.
Quali sono le due azioni che hanno dominato il Ftse Mib nel corso della seduta del 30 gennaio?
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2 tra le peggiori azioni degli ultimi 20 anni sono sicuramente Banca MPS e Telecom Italia. Per motivi diversi, questi due titoli azionari hanno dato tanti dispiaceri agli investitori negli ultimi due decenni.
Banca MPS, a seguito delle note vicende, ha perso oltre il 99%. Telecom Italia, invece, ha perso circa il 90%. Entrambe, però, hanno chiuso la seduta del 30 gennaio con rialzi molto importanti accompagnati da un aumento dei volumi a tripla cifra.
La banca senese ha guadagnato oltre il 6% con un aumento dei volumi di oltre il 100%. Il gestore telefonico, invece, ha realizzato una performance di circa il 5% con volumi in aumento di oltre il 200%.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Banca MPS
Il titolo Bca MPS (MIL:BMPS) ha chiuso la seduta del 30 gennaio a quota 2,32 €, in rialzo del 6,20% rispetto alla seduta precedente.
Il forte rialzo del titolo potrebbe preludere a un’ulteriore accelerazione rialzista che si concretizzerebbe con una chiusura giornaliera superiore a 2,4 €. In questo caso le azioni Banca MPS potrebbero andare a ritoccare livelli che non vedono dal crollo verificatosi a metà ottobre.
I ribassisti, invece, potrebbero riprendere il sopravvento nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 2 €.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Telecom Italia
Il titolo Telecom Italia (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 30 gennaio in rialzo del 4,64% rispetto alla seduta precedente a quota 0,2659 euro.
Le quotazioni di Telecom Italia hanno registrato la chiusura giornaliera più elevata da giugno 2022. Una prova di forza che potrebbe avere come primo obiettivo area 0,28 €. A seguire, poi, il titolo potrebbe andare a rivedere area 0,37 €, prima, e area 0,45 €, poi.
Solo una chiusura giornaliera inferiore a 0,25 metterebbe in crisi lo scenario rialzista.
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