2 farmaci comunissimi riducono i rischi al cuore e permettono un sonno tranquillo 

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Le persone che non dormono abbastanza sono a maggior rischio di contrarre il diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, obesità e depressione.

Una delle cause più comuni che non permette di dormire abbastanza è l’apnea notturna. Si tratta di una patologia che comporta un’interruzione momentanea e ripetuta della respirazione. Le persone che sono affette da questa patologia non riescono a riposare in modo tranquillo. Inoltre, può portare a patologie più gravi.

Una nuova ricerca ha dimostrato che la combinazione di 2 farmaci comunissimi riducono i rischi al cuore e permettono un sonno tranquillo.

Questa cura riduce l’apnea notturna del 30%.

Sempre in merito ad un recente studio abbiamo evidenziato come, invece, l’abuso di determinati farmaci aumenta la possibilità di contrarre il cancro al colon retto.

Inoltre, per prevenire le malattie cardiache e l’ictus ci sono 2 misurazioni da fare che salvano la vita.

I trattamenti attuali per l’apnea notturna, prevedono di indossare una maschera per il sonno, ma causa disagi al paziente.

2 farmaci comunissimi riducono i rischi al cuore e permettono un sonno tranquillo

Un nuovo studio ha rilevato che la combinazione di 2 farmaci antispastici e antidepressivi può ridurre l’apnea notturna di circa il 30%. Questo permette un buon riposo notturno e una migliore qualità di vita.

Infatti, per le persone che soffrono di apnea notturna può essere difficile ottenere un buon riposo. Questo perché l’apnea li fa svegliare ripetutamente durante il sonno.

Il recente studio pubblicato su The Journal of Physiology spiega gli effetti e il disagio degli attuali trattamenti e la nuova cura che ha dato risultati positivi.

Attualmente per ridurre l’apnea notturna si applica al paziente una maschera che fa pressione sulle vie aere per tenerle aperte. Questa terapia ha riscontrato esiti positivi su molti pazienti, ma alcuni rilevano un disagio. La maschera deve essere applicata la notte e risulta scomoda ed è un ostacolo per addormentarsi.

Esistono anche altre terapie, come ad esempio un dispositivo di riposizionamento mandibolare. Oppure, in casi estremi si può ricorrere alla chirurgia.

Per ridurre l’apnea notturna di circa il 30%, secondo uno studio, è la combinazione di due classi di farmaci, già disponibili in commercio. Si tratta dei farmaci: reboxetina e butilbromuro.

I medici di solito prescrivono la reboxetina come antidepressivo, mentre il butilbromuro come farmaco antispasmodico.

La ricerca effettuata su 13 volontari ha osservato che combinando questi due farmaci si ottiene un miglioramento nella respirazione.

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