Il connubio tra assenza di rendimenti sul mercato e aumento delle liquidità sui c/c ha portato milioni di italiani ad uno stato di confusione. Ossia: come sfruttare i risparmi per farli fruttare in qualche modo? Per chi cerca la protezione del capitale, le alternative sono poche ma non mancano.
Oggi la Redazione di ProiezionidiBorsa illustrerà 2 esempi per comprendere quando conviene investire i risparmi su un conto deposito vincolato.
Il conto deposito
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In questo nostro precedente intervento abbiamo già illustrato dettagli e regole di funzionamento dello strumento. E in particolare abbiamo visto come siano i conti deposito vincolati a offrire rendimenti maggiori rispetto a quelli liberi da vincoli.
Il quesito che si pone il piccolo risparmiatore verte sul quando convenga maggiormente optare per lo strumento ‘condizionato’ rispetto a quello libero.
Quando scatta maggiormente la convenienza del ricorso allo strumento
Ora, ragionando per sommi capi, un conto deposito vincolato a 6, 12 mesi o 18 mesi è maggiormente indicato quando abbiamo già programmato delle spese. Che per quella X data, appunto, sappiamo già con certezza che dovremo affrontare.
Si pensi al caso di un giovane dipendente o un libero professionista che sanno per certo di avere una certa cifra da pagare a una precisa data futura. Potrebbe essere per esempio il premio semestrale RC auto, o l’abbonamento alla palestra o alla linea ADSL, etc.
In questi casi, dunque, la scelta di vincolare allo strumento 30, o 50 o 80mila euro per brevi periodi di tempo consente di generare un piccolo rendimento al capitale. Con il quale affrontare una spesa che comunque si sarebbe dovuta sostenere.
Ancora, se si riesce poi a trovare una promozione in cui la banca si accolla anche l’imposta di bollo si risparmia pure su questo fronte. Occorre infine accertarsi che la banca in questione aderisca al FITD; in tal modo il capitale investito è protetto fino ai 100mila euro.
Vediamo 2 esempi per comprendere quando conviene investire i risparmi su un conto deposito vincolato
Immaginiamo un giovane dipendente più che trentenne e che da alcuni anni lavora full time a tempo indeterminato. Ha una giacenza di 45.000 euro sul conto e sa già che a maggio 2021 dovrà fare il collaudo della sua vettura.
Abbiamo visitato le pagine di alcune banche che propongono questo strumento. Tra le varie, una giovane banca offre l’1% lordo sulle somme vincolate oltre a farsi carico del bollo per tutto il 2021. Ora, immaginando che il nostro ipotetico giovane destini 40mila a vincolo per soli 3 mesi, il guadagno netto sarebbe pari a 98,58 euro. Il collaudo auto, quindi, a maggio potrebbe in un certo senso dirsi gratis per i prossimi 2 anni.
Esponiamo il secondo dei 2 esempi per comprendere quando conviene investire i risparmi su un conto deposito vincolato
Ancora, immaginiamo il caso di un’insegnante scolastica sui 55/60 anni, che lavora nelle scuole ormai da più di 30 anni. Inoltre, ipotizziamo che viva in una casa di proprietà, sita in una media città capoluogo di provincia.
Sa già oggi che ai primi di agosto dovrà pagare 6 mesi di condominio e dispone sul conto di una di una giacenza sopra i 100mila euro. Decide di cogliere al volo l’iniziativa (scadenza 31 gennaio) che un’altra nota banca italiana ha appena lanciato ai suoi clienti, vecchi e nuovi. Anche in questo caso il tasso promozionale lordo è pari all’1%. L’insegnante, per tutelarsi ulteriormente, decide di vincolare a 6 mesi solo 95mila euro. Usando il simulatore presente sul sito di questo istituto, viene fuori un importo netto di 346,68 euro, ossia 57,78 euro al mese.
Ecco dunque illustrati 2 esempi per comprendere quando conviene investire i risparmi su un conto deposito vincolato.