Con la pandemia è scoppiata anche un’altra mania, quella dei Bonus. I Bonus sono contributi economici elargiti dalla Pubblica Amministrazione per sostenere le famiglie in difficoltà. Molte famiglie italiane che avrebbero diritto ad alcune agevolazioni, non le richiedono, perché non ne conoscono l’esistenza. Inoltre spesso si conoscono i Bonus statali ma si ignorano quelli delle amministrazioni locali, come i Bonus spesa e i Bonus infanzia.
Il padre di tutti i Bonus può essere considerato quello da 600 euro varato dal Governo Conte nel marzo 2020. Questo provvedimento mirava a dare aiuti immediati e concreti alle famiglie bloccate a casa a seguito dello scoppio della pandemia. Un altro contributo, dopo pochi mesi e di pari importo, ha fatto seguito al primo sempre per sostenere famiglie e lavoratori bloccati in casa. Da quel momento i Bonus si sono moltiplicati.
Dopo l’emergenza economica provocata dalla pandemia adesso le famiglie italiane devono combattere con quella provocata dall’inflazione. Il Governo Draghi per sostenere i nuclei familiari in difficoltà ha erogato diversi aiuti economici. Ad inizio anno ha varato l’assegno unico familiare che ingloba molti dei vecchi contributi a favore delle famiglie con figli. Poi, sempre il Governo Draghi, ha varato qualche mese fa il Bonus da 200 euro per sostenere le famiglie alle prese con il rincaro bollette. Molti dipendenti e pensionati hanno già ricevuto questo contributo in busta paga. Altri per ottenerlo lo devono richiedere entro una certa data di scadenza pena la perdita del diritto.
2 Bonus per famiglia semisconosciuti da cogliere al volo
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Sono decine i Bonus attualmente in vigore in Italia ed erogati da Amministrazione centrale e da quelle locali. Non è escluso che molte famiglie non siano a conoscenza di alcuni di questi contributi. Per esempio si parla poco o nulla del Bonus spesa. Questo è un aiuto economico previsto per le famiglie in buoni spesa per un valore fino a 600 euro. Questi contributi vengono erogati dalle Amministrazioni comunali. Ogni Comune che eroga i buoni spesa pubblica sul suo sito web i requisiti e le modalità per la domanda. Questi requisiti possono variare da Comune a Comune e quindi occorre fare riferimento al bando dell’Amministrazione locale.
Le famiglie con bambini oltre all’Assegno unico universale possono ottenere anche il Bonus prima infanzia. Insieme al precedente questi sono 2 Bonus per famiglia semisconosciuti a molti. Le famiglie che ne hanno diritto possono fare richiesta al proprio Comune di residenza.
Questo contributo copre le spese effettuate per i figli sino ad un massimo di 200 euro. Il Bonus, per esempio, può coprire i costi di parte della retta del nido o dell’asilo, le spese per attività motorie specifiche, eccetera. Anche in questo caso la famiglia deve fare riferimento al bando pubblicato sul sito del Comune di residenza per conoscere i requisiti per l’ottenimento.
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