La seduta del 14 giugno ha visto 2 big al top del Ftse Mib che hanno guadagnato oltre il 3% trascinando l’indice principale di Piazza Affari. A fornire questa interessante prova di forza sono stati Telecom Italia e Unicredit. Nelle prossime sezioni, dopo avere spiegato le possibili motivazioni alla base del rialzo, illustriamo i possibili scenari per le prossime settimane.
Tra i 2 big al top del Ftse Mib che hanno guadagnato oltre il 3%, Telecom Italia è quello che ha fatto meglio: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Telecom Italia (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 14 giugno a quota 0,2577 €, in rialzo del 4,54% rispetto alla seduta precedente.
La seduta dell’ex monopolista di Stato si è infiammata a seguito di una notizia circolata in merito al futuro della famosa “rete”. Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore l’amministratore delegato di F2i, Renato Ravanelli ha affermato che sta “dialogando con i soggetti coinvolti” nella vendita della rete. Tanto è bastato per fare ipotizzare che questo potrebbe essere il preludio all’entrata del fondo focalizzato sulle infrastrutture nel dossier della vendita della rete di Telecom Italia.
L’impatto sulle quotazioni è stato molto importante con un rialzo di oltre il 4,5%. In un colpo solo, quindi, il titolo ha rotto gli indugi e le resistenze che nei giorni scorsi avevano frenato il rialzo. Allo stato attuale, quindi, lo scenario più probabile potrebbe essere quello rialzista con i livelli indicati in figura. Una conferma di questo scenario rialzista potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera superiore a 0,265 €.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 0,2514 €.
Dopo un lungo periodo di incertezza, le azioni Unicredit rompono gli indugi e accelerano al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 14 giugno in rialzo del 3,27% rispetto alla seduta precedente, a quota 19,122 €.
Ottimo rialzo per il titolo che, però, non è ancora riuscito a rompere i massimi che da maggio ne stanno frenando l’ascesa. Una conferma dello scenario rialzista potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera superiore a 19,61 €. In questo caso il rialzo potrebbe svilupparsi secondo i livelli indicati in figura.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 18,548 €.
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