Chi opera in smart working ha bisogno solamente di un pc e di un collegamento telefonico e quindi non necessariamente deve lavorare da casa. Molti durante la pandemia hanno lavorato dalle seconde case. Qualcuno potrebbe anche cogliere l’occasione del lavoro agile per andare a vivere in un altro Paese. Il canale televisivo britannico BBC ha fatto una classifica delle 5 città nel Mondo dove vivere costa meno. Due di queste sono in Europa e a un passo dall’Italia.
Sempre più persone decidono di andare a vivere all’estero, anche se non definitivamente, almeno per lunghi periodi. Non solo studenti che vanno a studiare fuori dai confini. Molti giovani e famiglie decidono di andare all’estero per cercare un lavoro migliore e condizioni sociali più attraenti.
2 belle città europee dove andare a vivere lavorando in smart working
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L’Europa offre molte belle città in cui il costo della vita è più basso. Dove affittare o comprare una casa o mangiare al ristorante costa meno che in Italia. Chi lavora in smart working ha l’opportunità di andare a vivere in una di queste città. Magari anche solo per qualche mese, non necessariamente per tutta la vita. Se poi si trovasse bene, potrebbe prendere anche la decisione di trasferirsi definitivamente.
Le due città europee incluse nella classifica della BBC sono Porto e Dubrovnik. Porto è la terza città più popolosa del Portogallo. Negli ultimi anni, molti pensionati italiani hanno scelto di trasferirsi in Portogallo per il clima più mite e, soprattutto, per una politica fiscale vantaggiosa. In realtà la vita a Porto non è molto più economica di quella in una media città in Italia. Ma chi ha residenza in Portogallo ha una imposizione fiscale più bassa che in Italia, quindi il suo stipendio è maggiore.
L’altra città europea che rientra nella classifica della BBC è Dubrovnik. Quasi nessuno sa che il nome originario di questa città, che si trova nella parte meridionale della Dalmazia, è Ragusa di Dalmazia. Dubrovnik si affaccia sul Mare Adriatico, alla stessa latitudine di Pescara. La città è splendida, tanto che rientra nell’elenco dei patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO. Il costo della vita è leggermente inferiore che in Italia, in particolare le case in affitto hanno costi inferiori della media italiana.
Come convincere l’azienda a lavorare in smart working
Chi lavora in smart working potrebbe scegliere queste 2 belle città europee dove andare a vivere per un tempo limitato, magari solamente qualche mese. Ma chi volesse viaggiare e visitare nuovi posti come potrebbe convincere il suo capo a lavorare da remoto? Molte aziende prima della pandemia non avevano mai preso in considerazione l’idea di permettere ai propri dipendenti di lavorare da casa. Con la fine dell’emergenza economica molte di queste aziende hanno mantenuto il lavoro da casa perché hanno scoperto che la produttività del lavoro era cresciuta.
Chi volesse lavorare da casa, come primo step dovrebbe preparare una proposta, in cui evidenziare i vantaggi che l’azienda ne ricaverebbe. Chi lavora per obiettivi può proporre target ambiziosi che possano invogliare l’azienda a concedere il lavoro in remoto. Di fronte alla titubanza si può suggerire una iniziale forma mista, con alcuni giorni di lavoro a casa e alcuni in azienda. Poi si potrebbe passare progressivamente a un full smart working.
Ma per chi proprio non sopporta l’ufficio e ha il desiderio di viaggiare, ci sono molte opportunità di lavoro. Una professione in particolare è molto interessante ma poco conosciuta. Questo lavoro permette di girare i migliori hotel di lusso e ricevere uno stipendio per questa attività. Tale professione è scarsamente diffusa in Italia, ma all’estero ha molta più importanza.