L’ultima seduta di aprile è stata caratterizzata da 2 azioni del settore petrolifero in rialzo nonostante dati non eccellenti. Saipem e Tenaris, infatti, hanno guadagnato circa il 3% a dispetto dell’incremento dello short selling da parte di Capital Fund Management su Saipem e del taglio di prezzo obiettivo su Tenaris da parte di Equita Sim. Probabilmente 2 azioni del settore petrolifero in rialzo nonostante dati non eccellenti sono state trascinate al rialzo da ENI che è salito dopo la pubblicazione dei conti relativi ai primi mesi del 2023. Le azioni del cane a sei zampe, infatti, hanno incassato il buy da parte di Banca Akros, Goldman Sachs ed Equita Sim. C’è, quindi, un’evidente contraddizione tra le news che arrivano e il comportamento in Borsa. Solo l’analisi grafica può dare indicazioni più accurate su quello che potrebbe essere il futuro più probabile di Saipem e Tenaris.
Nelle prossime sedute riusciremo a capire se il titolo ha completato l’inversione rialzista: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo azionario Saipem (MIL:SPM) ha chiuso la seduta del 28 aprile in rialzo del 2,93% rispetto alla seduta precedente a 1,386 €.
Queste azioni sono saldamente impostate al ribasso, ma nel corso delle ultime 3 sedute stanno cercando di reagire forzando al rialzo. Dal grafico è evidente come il livello chiave per le prossime sedute passi per area 1,394 €. Una chiusura giornaliera superiore a questo livello, infatti, potrebbe favorire una ripartenza al rialzo di Saipem verso i massimi recenti in area 1,5 €.
La sua mancata rottura, invece, potrebbe fare accelerare le quotazioni verso l’obiettivo più vicino in area 1,2745 €. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 1,155 €, un livello che già in passato aveva favorito la ripartenza dei rialzisti.
I supporti reggono e Tenaris potrebbe essere pronto per una ripartenza al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Tenaris (MIL:TEN) ha chiuso la seduta del 28 aprile in rialzo del 2,84% rispetto alla seduta precedente a quota 13,05 €.
Dopo una lunga fase laterale di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, ci sono state due sedute con variazioni importanti che di fatto, essendo una al rialzo e l’altra al ribasso, non hanno cambiato lo stallo delle quotazioni.
A questo punto solo la rottura in chiusura di giornata di 12,48 € potrebbe favorire la continuazione del ribasso verso gli obiettivi indicati. Oppure la rottura di area 13,293 € potrebbe fare invertire la tendenza al rialzo.
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