Al termine di una settimana molto positiva per il Ftse Mib, tra gli altri ci sono stati 2 azioni che hanno dato un segnale rialzista al termine dell’ultima seduta di Borsa aperta. Parliamo di A2A e di Poste Italiane, due azioni che oltre al segnale di forza hanno anche in comune un rendimento del dividendo molto buono. In entrambi i casi, infatti, parliamo di un rendimento di oltre il 5% consolidato ormai nel corso degli ultimi anni, in particolare per il titolo Poste Italiane.
Per le azioni A2A potrebbe essere probabile un rialzo di circa il 50%: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo A2A (MIL:A2A) ha chiuso la seduta del 16 giugno a quota 1,6655 €, in rialzo dello 0,63% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
Le azioni A2A sono impostate al rialzo da ormai tanto tempo. Con la rottura al rialzo della resistenza in area 1,6181 €, poi, potrebbe avere definitivamente preso piede lo scenario rialzista mostrato in figura la cui massima estensione al rialzo potrebbe portare a un rialzo di circa il 50%. Affinché questo scenario si concretizzi ci sono una serie di livelli intermedi che dovranno essere abbattuti e che sono mostrati in figura. In particolare, quello più importante passa per area 1,8099 €. Questo livello è molto importante in quanto si trova in corrispondenza di prezzi che non vengono toccati dal titolo dal oltre 20 anni.
Tra le 2 azioni che hanno dato un segnale rialzista, quindi, A2A è quella col potenziale maggiore.
Le azioni Poste Italiane riusciranno a superare i massimi annuali? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Poste Italiane (MIL:PST) ha chiuso la seduta del 16 giugno a quota 10,0800 €, in rialzo dello 0,15% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è rialzista e al momento non si vedono grossi ostacoli all’orizzonte. Il vero punto di svolta potrebbe andare a collocarsi in corrispondenza della resistenza in area 10,294 €. Questo livello, infatti, non solo corrisponde a uno di quelli chiave della proiezione rialzista in corso, ma si trova anche in corrispondenza dei massimi annuali.
Il superamento di questa resistenza, quindi, potrebbe portare a una nuova accelerazione rialzista. In caso contrario potrebbe essere molto probabile un ritracciamento. Solo una chiusura giornaliera sotto 9,7 €, però, potrebbe provocare un’inversione ribassista.
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