Il riconoscimento dei premi di produzione si è sempre rivelato un metodo benefico per rafforzare la fiducia tra dipendenti e datore di lavoro e per incentivare la produzione. Riconoscere delle agevolazioni sulla base degli obiettivi professionali perseguiti, funge da stimolo e consente ai lavoratori di sentirsi apprezzati e valorizzati.
Per l’azienda, inoltre, i premi comportano una crescita in termini di fatturato e aumentano il posizionamento sul mercato globale. Contrariamente a quanto si possa pensare, anche in momenti di profonda incertezza lavorativa, ci sono aziende (italiane) che hanno deciso di puntare sugli incentivi, riconoscendo aumenti considerevoli di stipendio ai propri dipendenti.
EssilorLuxottica riconosce a circa 13.000 lavoratori incentivi fino a 4.400 euro
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EssilorLuxottica ha comunicato di aver destinato 40 milioni di euro per il premio aziendale riconosciuto ai quasi 13.000 dipendenti. La misura è stata approvata dopo l’ufficialità degli eccellenti risultati raggiunti nel corso del 2024, che hanno portato a una crescita della redditività e della sostenibilità ambientale.

EssilorLuxottica riconosce a circa 13.000 lavoratori incentivi fino a 4.400 euro [foto @viewimage/ Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Si tratta di un’iniziativa di straordinaria importanza, che mira a rafforzare l’impegno dell’azienda verso la tutela dei propri lavoratori. Non è la prima volta che EssilorLuxottica riconosce un premio aziendale ai dipendenti. Nel 2023 aveva investito 36 milioni di euro per gli incentivi a coloro che si erano distinti per produttività nei dodici mesi precedenti. Nel 2024, invece, il premio è stato incrementato del 10%, sia a livello economico sia per numero di destinatari, coinvolgendo circa 13 mila dipendenti.
Il sistema in base al quale vengono riconosciuti i benefici economici è basato un principio di trasparenza e progressività, che tiene conto sia delle performance di gruppo sia di quelle individuali, rapportate agli obiettivi aziendali annuali. In questo modo, viene innescato un meccanismo di partecipazione attiva per i dipendenti, necessario per il loro benessere sul luogo di lavoro.
Il riconoscimento degli incentivi è diventato, negli anni, il vero punto di forza di EssilorLuxottica, che si impone nel panorama mondiale grazie all’impegno per consentire ai dipendenti la giusta conciliazione tra lavoro e vita privata e alla predisposizione di una fitta rete di premi e benefici per le famiglie.
Unicredit paga un premio di 2.500 euro ai lavoratori e organizza corsi di elevata formazione professionale
Unicredit ha siglato un accordo con i sindacati per l’accredito di un premio di produttività (VAP- Valore Aggiunto per Dipendente) da 2.500 euro ai propri lavoratori in Italia. Gli interessati potranno scegliere di riceverlo anche in conto welfare; in tal caso, la somma comprenderà anche la polizza denti da 88,70 euro.

Unicredit paga un premio di 2.500 euro ai lavoratori e organizza corsi di elevata formazione professionale [foto @VILTVART/ Shutterstock.com, solo per uso editorial]
L’iniziativa denota l’attenzione di Unicredit al lavoro dei propri dipendenti, che ha consentito il perseguimento degli ambiziosi risultati registrati nel 2024. A questo si aggiunge il rafforzamento del welfare aziendale, con l’introduzione di un servizio di tele medicina per tutti i dipendenti e i loro familiari.
Unicredit, inoltre, ha partecipato al bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il potenziamento delle abilità negli ambiti Esg, Digital e Welfare. Circa 800 dipendenti parteciperanno a percorsi di formazione della durata complessiva di 150 ore, progettati da Unicredit University in collaborazione con importanti partner del settore.
Le iniziative dimostrano come l’azienda creda nell’unione e nell’inclusione ai fini dello sviluppo professionale. È anche tale atteggiamento che ha portato Unicredit a essere una delle principali realtà del settore bancario e a perseguire ottimi risultati finanziari: i ricavi relativi al 2024 sono stati di 24,84 miliardi di euro, in rialzo del 4,3% rispetto all’anno precedente. L’utile netto, invece, è stato di 9,31 miliardi di euro, in aumento dell’8,1% rispetto al 2023.