L’estate, oltre a rendere un’opera d’arte il nostro angolo verde fatto di piante ornamentali, popola l’orto di una varietà incredibile di frutti. Peperoni, melanzane, zucchine, lattughe sono solo alcuni squisiti protagonisti che possiamo coltivare anche in vaso sul balcone o terrazzo. Tra questi, però, la vera star è il pomodoro, una pianta dai teneri rami che si ricopre di “pomi” solitamente rosso fuoco e succosi.
Come gli altri “abitanti” del nostro orto, anche urbano, il pomodoro potrebbe crescere indisturbato in vaso. In questo caso dovremmo sceglierne uno largo almeno 30 centimetri, usare un terreno ricco di compost e predisporre dei sostegni per lo sviluppo. Dovremmo tenerlo in un angolo soleggiato ma riparato da correnti, innaffiarlo quotidianamente, dando piccole quantità d’acqua ed evitando ristagni.
Per raccogliere i suoi frutti, però, dovremmo proteggere foglie e fusti dall’attacco delle lumache e di altri parassiti che potrebbero distruggere il raccolto.
Inoltre, sempre per raccogliere i suoi frutti ma dolcissimi potremmo mettere in atto alcuni antichi stratagemmi che scopriremo nell’articolo di oggi.
2 antichi trucchi da contadini per avere pomodori dolci come zucchero senza mettere sale o bicarbonato su radici e terra
Indice dei contenuti
Come abbiamo detto, i pomodori, anche in vaso, possono riempire d’orgoglio il nostro pollice verde o grigiolino. L’importante sarebbe rispettare alcune semplici regole di coltivazione. Nonostante ciò, il sapore dei frutti non sarebbe una garanzia e soprattutto la dolcezza potrebbe contrariare il nostro palato.
Allora, per essere più sicuri di portare a tavola pomodori dolcissimi potremmo rispolverare alcuni espedienti tramandati da generazioni. I più classici prevedrebbero di cospargere la terra intorno alla base della pianta o direttamente le radici con del bicarbonato o del sale.
Tuttavia, se non volessimo aggiungere alcun additivo alle nostre piantine, potremmo seguire altri 2 antichi trucchi da contadini per avere pomodori dolci da stupire chiunque.
Le varietà
Il primo di questi due trucchetti sarebbe scegliere, fin dall’inizio, di coltivare quelle varietà di pomodoro considerate più dolci.
Queste sarebbero:
a) il pomodoro ciliegino, piccolo e rotondo, di colore rosso o giallo;
b) il pomodoro di Pachino, tondo e liscio, proveniente dalle zone di Ragusa e Siracusa in Sicilia;
c) il pomodoro datterino, piccolo, ovale e di colore rosso;
d) il pomodoro piccadilly, più grande rispetto a ciliegino e datterino, allungato e con l’estremità appuntita.
La maturazione
Infine, il secondo e ultimo trucchetto farebbe leva sui tempi di coltivazione. In generale, è risaputo che i frutti più maturi siano anche quelli più dolci.
Questa maturazione, però, dovrebbe avvenire non dopo la raccolta ma quando i pomodori si trovano ancora attaccati alla pianta.
Quindi, dovremmo cercare di tenerli il più possibile sui rami per migliorare la dolcezza e fargli risucchiare tutti i nutrienti che viaggiano attraverso le radici.
Lettura consigliata