12 casi in cui è possibile difendersi da soli, senza l’obbligatoria presenza dell’avvocato, risparmiando sulle spese legali

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Il costo dell’avvocato, talvolta, può disincentivare le persone a far valere i propri diritti, in sede giudiziale ed extragiudiziale. Ciò in quanto ci si può trovare a dover sostenere enormi spese, a fronte dell’esito incerto della controversia. Sicché, moltissimi si chiedono se esistono casi in cui sia possibile far valere le proprie ragioni senza l’assistenza dell’avvocato. Ciò, infatti, significherebbe risparmiare le ingenti spese connesse al relativo incarico. Per soddisfare questa interessante esigenza informativa, qui indicheremo tutti i casi in cui è possibile difendersi da soli. Normalmente, si tratta di questioni non caratterizzate da particolare tecnicismo e complessità, tali per cui la indicata rappresentanza non è strettamente necessaria.

Passiamo, adesso, all’elencazione di siffatte ipotesi, che sono: la lettera di diffida e messa in mora. In tal caso, se la materia non è particolarmente complessa, ci si può cimentare nella redazione di siffatte lettere. Si pensi all’ipotesi in cui si voglia intimare al vicino di porre fine a rumori continui e fastidiosi. Oppure, si faccia il caso di voler chiedere la restituzione di un prestito o il pagamento di una somma di danaro dovuta.

Casi in cui è possibile difendersi senza avvocato

Altro caso è quello della redazione di contratti e testamenti. In questo caso, sebbene non sia obbligatoria la presenza dell’avvocato, purtuttavia, molto dipende dall’oggetto dei predetti atti. Se si tratta di impegni o di oggetti di modico valore, l’attività “fai da te” può essere agevole. Diversamente, se si tratta di attività più complesse, la presenza dell’avvocato, anche se non necessaria, può essere opportuna. Essa, infatti, può servire a difendersi da eventuali future insidie e conseguenze sconvenienti e svantaggiose. Stesso dicasi per i testamenti.

Poi, tra i 12 casi in cui è possibile difendersi da soli, abbiamo le attività di mediazione per le controversie in materia di utenze. Sicché, contro le compagnie elettriche e del gas, sarà necessario attivare la conciliazione presso l’ARERA. Invece, nei riguardi delle compagnie telefoniche, occorrerà rivolgersi al Co.Re.Com. Neppure le conciliazioni davanti all’arbitro bancario e finanziario richiedono la necessaria presenza dell’avvocato. Si pensi alle ipotesi in cui si voglia far valere l’applicazione di tassi usurari di interesse o simili.

12 casi in cui è possibile difendersi da soli, senza l’obbligatoria presenza dell’avvocato, risparmiando sulle spese legali

La quinta ipotesi è quella che riguarda le cause davanti al Giudice di Pace, purché di valore non superiore a 1.100 euro. Inoltre, ci si può difendere da soli anche nelle cause aventi ad oggetto contravvenzioni stradali. Ancora, le cause contro il Fisco fino a 3.000 euro, di competenza delle Commissioni Tributarie provinciali. Normalmente, si tratta di procedimenti aventi ad oggetto cartelle esattoriali o accertamenti fiscali. Il settimo caso riguarda poi le denunce contro il datore di lavoro, fatte all’Ispettorato del lavoro e all’INPS. In tal caso, non è richiesta la presenza dell’avvocato né per presentare la denuncia né nella successiva udienza. Non è necessaria nemmeno per la fase sommaria della procedura di sfratto. L’assistenza di un avvocato diventa obbligatoria solo se il conduttore si oppone allo sfratto e, quindi, nella successiva fase ordinaria del procedimento.

Altri casi

La nona ipotesi riguarda le cause di valore non superiore a 129,11 euro, in materia di locazione, comodato, lavoro, previdenza, affitto di azienda. Abbiamo poi: ricorso per la nomina dell’amministratore di sostegno; accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario; controversie in materia amministrativa, riguardanti accesso e trasparenza amministrativa, materia elettorale. Poi, i giudizi in cui si controverte del diritto dei cittadini dell’UE e dei loro familiari di circolare e soggiornare nel territorio degli Stati membri.

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