Un fine luglio caldo: 100 scadenze in 5 giorni, il Fisco non va ancora in vacanza. Gli italiani hanno superato il giorno terribile del tax day del 20 luglio con i possessori di Partita Iva a fare i salti mortali. Ma non è finita: il tour de force continua nei prossimi 5 giorni tra pagamenti, dichiarazioni e comunicazioni varie. Contribuenti e intermediari vedono rosso tra le giornate del 30 e 31 luglio per colpa di ben 98 appuntamenti fiscali.
Gli operatori intracomunitari, sia con obbligo mensile che trimestrali entro oggi devono presentare gli elenchi riepilogativi (Intrastat). In questa comunicazione va indicata la transazione di beni e servizi avvenuta con operatori economici stabiliti in un altro Stato membro della Comunità Europea.
L’ingorgo fiscale inizia il 30 luglio
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L’ingorgo fiscale che fa sudare contribuenti e intermediari parte principalmente il 30 luglio. In questa data ci saranno 66 tipologie di versamenti da fare. Per ricordare quelle più importanti, la scadenza dell’invio della dichiarazione relativa all’ammontare complessivo degli assegni in circolazione alla fine del trimestre solare precedente. Questa comunicazione serve per la liquidazione dell’imposta di bollo sugli assegni circolari.
I contribuenti non titolari di Partita Iva entro questa data devono pagare le imposte dirette (Irpef, addizionali e cedolare). Va applicato anche una maggiorazione dello 0,4% a titolo di interessi. La scadenza del versamento è al 30 giugno ma la Legge permette di pagare con un mese di ritardo. Chi non paga alla scadenza ordinaria può farlo entro i trenta giorni successivi maggiorando gli importi dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.
I pensionati in questa giornata nefasta per il pagamento di tasse non sono esenti. Ci riferiamo ad una categoria in particolare: quelli provenienti dall’estero che hanno la residenza al Sud Italia. Gli anziani devono versare l’imposta sostitutiva dell’Irpef calcolata forfettariamente con aliquota del 7%.
Guardiamo le scadenze più importanti per le società
Le società di capitali entro il 31 luglio devono aver svolto l’assemblea per l’approvazione del bilancio. Questa scadenza concessa per via del Covid ha conseguentemente fatto slittare il versamento delle imposte dal 30 giugno al 31 luglio 2020. Quelle prima citate sono solo alcune delle 100 scadenze in 5 giorni, il Fisco non va ancora in vacanza.