Da un’indagine effettuata dal Wall Street Journal emerge una verità che forse in molti non si aspettavano: i ricchi sono “seduti su un mucchio di contanti mentre le azioni crollano”.
Da quando la tempesta Trump si è abbattuta sui Mercati, ogni investitore o risparmiatore sta cercando di salvare le proprie ricchezze. Il trading si sta scoprendo ancora più emotivo di quanto già si sapesse, e regnano incertezza, ansia e timori. Ma mentre alcuni esperti divulgano consigli su come investire, i ricchi – quelli veri – hanno intrapreso un’altra strada: stanno accumulando denaro contante.
C’è ancora qualcuno che vuole comprare azioni sfruttando i ribassi? Sembra di no
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Nei giorni scorsi il Wall Street Journal ha permesso di scoprire un interessante quadro di cosa stia succedendo nei “salotti bene”, ovvero quali sono le scelte strategiche effettuate in questo momento da chi possiede ampie ricchezze.
Da una recente analisti stilata da PYMNTS Intelligence, intitolato “New Reality Check: The Paycheck-to-Paycheck Report“, è emersa una sorta di completa inversione di tendenza. Il rapporto si basa sui risultati derivanti da uno studio in cui sono stati coinvolti due gruppi di consumatori.
- Il primo gruppo pianifica le spese, adotta strategie di risparmio, accumula risorse per il futuro o per esigenze impreviste e regola i debiti con facilità.
- Il secondo gruppo è invece definito “reattivo” poiché manca di una pianificazione strategica, assolve alle spese con difficoltà, reagisce sul momento e spesso decidendo se o quali bollette pagare. Accumula però più liquidità per far fronte agli imprevisti.
Ebbene, dal report emerge che la tipologia di consumatori che appartiene al secondo gruppo adesso è prevalentemente composta da consumatori… con redditi molto alti (intorno ai 100mila dollari all’anno). Riflettendo su questo aspetto, non possiamo che pensare anche a Warren Buffet, che dalla fine del 2024 ha accumulato ingente liquidità e adottato strategie molto discusse (ma anche seguite) da parte degli investitori. Per non parlare poi della corsa all’Oro che da mesi impegna le Banche Centrali di tutto il mondo.
Le conclusioni del report e dell’analisi effettuata ci portano in una direzione sicuramente da valutare con attenzione: se anche i ricchi credono che il contante sia meglio che acquistare azioni, forse sanno qualcosa che è nascosta ai più, o forse sono semplicemente la dimostrazione che i tempi (in fatto di finanza) sono davvero cambiati.