10 consigli per gestire la rabbia quando lavoro stressante, problemi economici e famiglia portano a perdere controllo ed equilibrio, esponendo a patologie

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La vita quotidiana espone a forti fonti di stress, soprattutto quando non si riesce a gestire tutti gli impegni. Quindi, il sovraccarico di responsabilità, se non gestito adeguatamente, potrebbe sfociare facilmente in reazioni impulsive. Una di quelle più comuni è la rabbia, che, se incontrollata, finisce per pregiudicare la vita di relazione. Non riuscire a gestirla può significare diventare aggressivi, urlare contro qualcuno, avere reazioni eccessive e anche diventare violenti. In più si potrebbero sviluppare problemi di salute, legati proprio al malessere e alla continua tensione cui si sottopone il nostro corpo. In definitiva, quando la rabbia è fuori controllo e viene percepita in modo ricorrente e con troppa intensità, diventa un problema. Per questa ragione occorre adottare strategie di gestione della stessa. Vediamo, dunque, quali sono i consigli offerti dagli esperti in proposito.

Consigli per la gestione della rabbia

La prima indicazione consiste nel meditare prima di agire. Quindi, quando qualcosa scatena la nostra rabbia, anzitutto è bene raccogliere le idee, prima di agire. Occorre, cioè, valutare i pro e i contro, per evitare reazioni avventate ed esagerate, di cui potremmo pentirci. In secondo luogo, bisogna esercitarsi ad esprimere la propria frustrazione con toni pacati. In altri termini, cercare di esprimere con calma e chiarezza le proprie preoccupazioni. Tra i 10 consigli per gestire la rabbia, poi, una terza regola importante è fare esercizio fisico. Esso, di per sé, aiuta a ridurre lo stress. Quindi, è consigliabile spostare l’attenzione verso stimoli più piacevoli, che consentono di liberarsi dai pensieri negativi.

Quarto consiglio è quello di “staccare”, cioè darsi tempo, prendendo una pausa. Concediamoci, pertanto, dei momenti di distensione, che servono a ricaricarsi per affrontare, successivamente, le cose con la corretta distanza emotiva. Quinto comportamento possibile è quello di identificare delle possibili soluzioni per superare il problema. Tanto la rabbia, di per sé, non è risolutiva, quindi meglio attivarsi su alternative costruttive.

10 consigli per gestire la rabbia quando lavoro stressante, problemi economici e famiglia portano a perdere controllo ed equilibrio, esponendo a patologie

Altro esercizio che potrebbe aiutare è provare a cambiare il modo di comunicare con le persone. Ciò in quanto criticare e incolpare non fa che amplificare la tensione. È, quindi, utile adottare un atteggiamento collaborativo anziché di affronto. Settimo consiglio per trattenere la rabbia è cercare di non portare rancore, in quanto i sentimenti negativi aumentano lo stato di malessere, anche fisico. Di conseguenza, è preferibile introdurre l’umorismo per abbassare la tensione. Occorre, però, evitare il sarcasmo che potrebbe, all’opposto, peggiorare la situazione.

Nono suggerimento: se ci accorgiamo che la rabbia sta gradualmente aumentando, bisognerebbe adottare tecniche di rilassamento, come respirare profondamente o pronunciare frasi rassicuranti, come: “andrà tutto bene” e simili. Infine, il decimo consiglio è che occorre capire quando è il momento di chiedere aiuto. Questo significa che se non si riesce autonomamente a giungere ad un punto di gestione della rabbia, occorre rivolgersi ad uno specialista. Ciò per evitare che la stessa degeneri in patologie, più o meno gravi. Questo perché, come premesso, essa coinvolge la nostra dimensione fisica e psichica, oltre che emotiva.

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