La crisi epidemiologica ha messo in notevole crisi tantissimi settori, tant’è che il Governo ha predisposto diverse misure e incentivi per far ripartire l’economia. Uno dei settori che sicuramente ne ha risentito maggiormente è stata l’edilizia, ma grazie al Superbonus 110% tantissime imprese hanno potuto ripartire. Grazie a tale misura tantissime persone hanno potuto e possono eseguire importantissimi lavori fruendo di una detrazione del 110% delle spese sostenute.
In particolare per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Tra gli interventi agevolati rientra anche l’installazione degli impianti fotovoltaici e delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici. Per non avere problemi è importante essere bene informati su tutte le regole inerenti al Superbonus. Infatti è necessario che l’edificio oggetto dell’agevolazione sia residenziale nella sua totalità. Ovvero, si può ottenere il Superbonus soltanto se la superficie complessiva degli immobili destinati a residenza sia superiore al 50%. In caso contrario arrivano brutte notizie dall’Agenzia delle Entrate per coloro che ignorano questa regola fondamentale e dovranno restituire i soldi della super detrazione.
Necessario seguire regole ben precise per non perdere l’agevolazione
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Inoltre per non perdere le agevolazioni fiscali previste con il Superbonus è necessario prestare molta attenzione alle norme sulla sicurezza sul cantiere. Garantire la sicurezza sul cantiere è un’esigenza fondamentale innanzitutto per l’integrità dei lavoratori e di terzi, nonché una condizione essenziale per fruire del beneficio fiscale. Infatti la legge prevede che la detrazione non sia riconosciuta qualora siano violate le norme in materia di sicurezza sul lavoro e tutela della salute.
Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro stabilisce che il responsabile della tutela dei lavoratori sul cantiere sia il committente dei lavori. Tuttavia, quest’ultimo non avendo le competenze necessarie, potrà nominare a sua volta un responsabile dei lavori. Inoltre è fondamentale ai fini di una corretta vigilanza esporre in maniera ben visibile il cartello di cantiere. Questo dovrà contenere gli estremi del permesso a costruire e tutte le altre informazioni richieste dalla legge.
10.329 euro di multa per chi non mette questo cartello davanti casa
Qualora gli ufficiali o agenti di polizia riscontrino che nei luoghi in cui si stanno realizzando delle opere manchi il suddetto cartello informeranno l’autorità competente. In particolare, l’autorità giudiziaria, il competente organo regionale e il dirigente del competente ufficio comunale che verificherà entro 30 giorni la regolarità delle opere.
Il cartello di cantiere inoltre dovrà contenere la data di inizio e la data presunta di fine lavori, la descrizione, il committente, l’impresa esecutrice, il direttore dei lavori, i progettisti ecc. Inoltre per chi esegue i lavori grazie al Superbonus 110% dovrà necessariamente indicarlo nel cartello. In mancanza, il T.U.E.prevede, all’art.44, un’ingente sanzione ai danni del committente. Infatti qualora venga riscontrata la mancanza del cartello di cantiere o i dati richiesti dalla legge, il committente rischia una sanzione pari a 10.329 euro. Pertanto chi non vuole rischiare 10.329 euro di multa per non aver messo il cartello dovrà prestare molta attenzione a questo importante adempimento. In tale ipotesi si potrebbe rischiare addirittura la perdita dell’importante beneficio fiscale che si ottiene grazie al Superbonus.
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