1 titolo azionario da non comprare e il perché

NEXI

Al termine della seduta del 26 agosto il titolo NEXI ha perso circa il 5,5%. Non è certo questo il motivo, però, per cui è 1 titolo azionario da non comprare. Sia la situazione grafica che la valutazione basata sull’analisi fondamentale, infatti, invitano alla prudenza.

Prima di entrare nel merito, diciamo che la debolezza di NEXI non è qualcosa di specifico, ma legata all’andamento di tutto il settore europeo.

Per le prossime settimane, quindi, è importantissimo monitorare i livelli chiave di trading per evitare di trovarsi incastrati in posizioni in perdita.

1 titolo azionario da non comprare e il perché secondo l’analisi grafica

Le azioni NEXI (MIL:NEX) hanno chiuso la seduta del 26 agosto a quota 8,064 euro, in ribasso dello 5,4% rispetto alla chiusura della seduta precedente.

Per la seconda settimana consecutiva le quotazioni di NEXI hanno chiuso in perdita portandosi su livelli importantissimi per il suo futuro. Come si vede dal grafico, infatti, area 8,06 euro già in passato ha frenato la discesa dei prezzi. La sua tenuta, quindi, potrebbe far ripartire al rialzo le quotazioni di NEXI verso gli obiettivi indicati in figura dalla linea continua.

Nel caso, invece, di una rottura al ribasso, il percorso più probabile potrebbe essere quello indicato dalla linea tratteggiata.

nexi

Perché acquistare questo titolo azionario potrebbe essere un rischio

A differenza di quanto accaduto nei mesi scorsi, infatti, dal punto di vista della valutazione le cose sono migliorate. Non si trova più, infatti, nella condizione per cui qualunque sia l’indicatore utilizzato, il titolo risulta essere sopravvalutato. Tuttavia, rimangano buoni motivi per cui comprare questo titolo azionario potrebbe essere un rischio.

La valutazione del gruppo in termini di multipli di utili appare relativamente elevata. Allo stato attuale, infatti, stando a quanto riportato sulle riviste specializzate, il PE di NEXI è superiore a 100. Un valore che la colloca tra le più costose a livello europeo.

Sia il rapporto Price to Sales che il fair value, invece, esprimono una sottovalutazione del titolo che si aggira intorno al 30%. Questo livello di sottovalutazione, poi, è confermata anche dal Price to Book ratio. Prima di procedere, però, vorremmo sottolineare come, nonostante il Price to Sales esprime sottovalutazione rispetto ai competitors, in assoluto (vale 2,3) è un valore molto elevato.

Le prospettive sugli utili dell’azienda per i prossimi esercizi non sono molto incoraggianti. Ad esempio, il Fair PE, che tiene conto delle prospettive di crescita del titolo e del settore di riferimento, esprime una forte sopravvalutazione.

Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, per gli analisti che coprono il titolo il giudizio medio è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione dell’80% circa.

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