Siamo all’inizio dell’estate, le temperature sono alte in tutta Italia e moltissime persone decidono di utilizzare il weekend per concedersi due giorni al mare. Tante persone preferiscono qualche giorno al mare, anche se l’Italia è piena di posti incantanti tutti da scoprire, ottime alternative alla spiaggia. In qualunque parte d’Italia ci troviamo, infatti, il mare e le spiagge sono bellissime e molto apprezzate dagli italiani. Tantissimi amano partire il venerdì, subito dopo essere usciti da lavoro, verso il mare e tornare la domenica. E questo si può constatare facilmente guardando al grande traffico verso queste destinazioni durante i weekend estivi.
Quando, poi, arriviamo in spiaggia lo facciamo, normalmente, con una serie di oggetti preziosi. Soldi, chiavi dell’automobile, portafoglio, documenti e altri ancora. Durante una giornata al mare difficilmente rimaniamo tutto il giorno sotto l’ombrellone. Capita che ci alziamo per una bella passeggiata sulla riva, per andare a comprare un gelato oppure ancora per fare il bagno. Soprattutto in quest’ultimo caso, difficilmente possiamo portare con noi tutti gli oggetti di valore che abbiamo sotto l’ombrellone.
La fede pubblica
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Salvi i contenitori impermeabili, per telefono e altri oggetti, non molto diffusi e, spesso scomodi, non abbiamo alternative se non lasciare questi oggetti sotto l’ombrellone. Ormai, è diventata una pratica molto comune e diffusa in Italia quella di lasciare tali oggetti sotto l’ombrellone per fare un tuffo. Altrettanto diffusi sono purtroppo i furti che avvengono sotto l’ombrellone. Infatti, i malviventi spesso puntano delle vittime, aspettano che vadano a fare un bagno, lasciando i preziosi incustoditi, sottraendoli facilmente.
Si tratta di un reato di furto particolarmente odioso. Tanto che la Corte di Cassazione ha spiegato che chi lo mette in atto rischia 1.500 euro di multa e 6 anni di detenzione. Lo ha chiarito nella sentenza 23940 del 2022. L’articolo 624 del codice penale punisce, infatti, il furto semplice con una multa fino a 516 e la reclusione fino a 3 anni. La Cassazione spiega che il furto in spiaggia non configura un furto semplice, ma invece un’ipotesi di furto aggravato.
1.500 euro di multa e reclusione fino a 6 anni per chi commette questa violazione in spiaggia
Il malvivente, cioè, nel rubare in spiaggia, sotto gli ombrelloni, commette un fatto più grave del furto. I giudici spiegano che, oltre a commettere il reato di furto, chi sottrae oggetti sotto gli ombrelloni viola anche la fede pubblica. Nel furto si ha esposizione alla fede pubblica quando il derubato aveva esposto i propri beni al pubblico, per disattenzione, necessità o consuetudine. È esattamente quello che accade sulle spiagge, quando si lasciano oggetti di valore sotto l’ombrellone.
Cosa prevede il codice penale
Infatti, qui il derubato aveva lasciato i propri beni esposti alla fede pubblica per consuetudine, ormai molto diffusa in Italia. Il codice penale ritiene, dunque, che questo tipo di furto sia particolarmente grave. Questo perché viola la fiducia e l’affidamento che il danneggiato aveva riposto nelle persone accanto a lui. E per questo lo punisce molto severamente, con una multa fino a 1.500 euro e fino a 6 anni di reclusione.
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