Ecco la buonissima variante estiva della pasta al pesto capace di sorprendere i più fini buongustai 

linguine

L’estate porta con sé la voglia di rilassarsi in spiaggia e di passare delle bellissime giornate in compagnia di amici e parenti. Ed è proprio nei mesi più caldi dell’anno che sale la voglia di fare bella figura creando delle pietanze fresche e gustose.

Noi di ProiezionidiBorsa lo sappiamo e per questo abbiamo deciso di venire incontro ai nostri Lettori. Infatti, ecco la buonissima variante estiva della pasta al pesto capace di sorprendere i più fini buongustai. Vediamo subito di cosa si tratta.

Ingredienti

Per preparare la buonissima e facilissima variante della classica pasta al pesto basterà dotarsi di questi semplicissimi ingredienti:

a) linguine, 200 grammi;

b) aglio, due spicchi;

c) pecorino sardo, 30 grammi;

d) pinoli, 20 grammi;

e) Parmigiano Reggiano, 50 grammi;

f) basilico, 30 grammi;

g) tonno fresco, 100 grammi;

h) limone, uno;

i) sale, a piacimento;

l) olio, 40 grammi.

Ecco la buonissima variante estiva della pasta al pesto capace di sorprendere i più fini buongustai

Per prima cosa prendere il basilico, eliminare le foglie meno fresche e lavare e asciugare le rimanenti.

Prendere ora il pecorino e il parmigiano e grattugiare in una ciotola le quantità richieste dalla ricetta. Infine, sbucciare uno spicchio d’aglio.

Prendere quindi un mixer, versarvi gli ingredienti e aggiungere l’olio. Frullare il tutto a velocità bassa fino ad ottenere una salsa densa.

Prendere poi una pentola, mettere l’acqua a scaldare e, quando bolle, versarvi le linguine.

Passare ora alla preparazione del pesce. Per prima cosa prendere il tonno e tagliarlo a cubetti spessi.

Prendere quindi una pentola, versarvi un goccio d’olio e fare scaldare a fiamma bassa. Alzare la fiamma, versare il tonno e far saltare a fiamma alta.

Spegnere la fiamma e grattugiare la buccia di limone. Scolare le linguine e versare in una ciotola.

Condire con il tonno e il pesto, lasciare riposare un attimo in modo da insaporire e infine servire.

Approfondimento

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